di Marcus Dardi – Da ragazzo, nel ormai lontano 1975, appassionato di fantascienza rimasi colpito da un libro in cui si descriveva una società in cui, per tutti coloro che non riuscivano a trovare un lavoro per i più svariati motivi, si offriva un salario minimo di sopravvivenza. Questo serviva a contenere la criminalità e a far in modo che le persone si preparassero ad affrontare il lavoro quando venivano chiamati dallo Stato.
Si, in quel romanzo, si descriveva un Mondo in cui si lavorava e si studiava per migliorare se stessi e l’umanità. Sogno, oggi, ancora molto utopico.
Nel nostro Mondo, poco celeste, ma molto terrestre il concetto di salario minimo è già una realtà in molti Paesi che hanno una sensibilità sociale più sviluppata.
Lo troviamo in 21 Paesi.: Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Ungheria.
Fuori dalla UE troviamo anche USA, Canada, Giappone, Australia, Nuova Zelanda,
Vi siete accorti? Si, in Italia non c’è nessuna legge a riguardo.
In Italia come anche in altri Paesi, si lascia tutto al mercato che è un po’ come dire che si lascia tutto alla legge della giungla.
In Italy, a mio modestissimo parere, quando si parla di temi sociali ed economici, non si dovrebbe fare una bassa tifoseria ma si dovrebbe fare un onesto confronto con altri Paesi.
Il problema oggi, non è se questo sia giusto o no, ma è quello di riuscire ad avere un salario minimo uguale in tutta Europa in modo da evitare la concorrenza interna e giocare solo sulla qualità dei prodotti e non sullo sfruttamento dei lavoratori.
Un facile punto di partenza, ancor più equo e facile, sarebbe quello di stabilire un salario minimo orario.
Anche qui ci son già alcuni esempi.
Paga Oraria: Lussemburgo €12,27 – Francia €10,15 – Irlanda €9,80 – Paesi Bassi €9,44 – Belgio €9,41 – Germania €9,35
In Italia sia i sindacati che gli imprenditori si sono opposti, i sindacati per paura di perdere il loro potere (che ha fatto, negli ultimi 40 anni, gravi danni) e gli imprenditori perché vogliono sempre giocare al ribasso.
In Italia si è proposta una paga oraria minima di €10. Questa proposta, personalmente, la trovo intelligente e dovrebbe essere imposta per legge in tutti i Paesi membri della UE.
Se vogliamo incominciare ad avere un po’ di coscienza sociale, apartitica e non ideologica, dovremmo partire da fatti concreti.
Alla luce delle tecnologie disponibili, dello spreco di risorse e dei danni all’ambiente, anche il tema dell’orario di lavoro andrebbe ridiscusso. Ma di questo ne riparleremo.