La Giunta Nazionale della Faib Confesercenti ha lanciato l’allarme sulla crisi delle gestioni di fronte al ‘caro energia’, chiedendo un immediato intervento del Governo in grado di assicurare il contenimento dei costi che stanno gravando sulle attività di distribuzione dei carburanti, attraverso sgravi e /o ristori mirati. La distribuzione carburanti, sottolinea la Giunta nazionale Faib, “è una categoria merceologica tra le più energivore e sulla quale peseranno molto i rincari energetici, che si stima possano incidere sulle tasche dei benzinai per ulteriori 105 milioni l’anno: si passerebbe, sostanzialmente da una spesa di circa 185 milioni di euro a 290 milioni l’anno”. Nei fatti un’attività di distribuzione carburanti media con una potenza impegnata di 30 kW, con consumi di 61.500 kWh annui, “è passata da una bolletta di gennaio 2021 (mercato di tutele graduali – Servizio Elettrico Nazionale) di 1.068 euro ad una bolletta di dicembre 2021 (mercato di tutele graduali) di 2.511 euro, registrando un +135%”. Inoltre, rileva Faib, “vi è da considerare che anche l’aumento dei costi dei prodotti petroliferi, che stanno infiammando i prezzi dei carburanti, rappresentano per i benzinai un ulteriore aggravio finanziario per l’acquisto dei prodotti in esclusiva dai fornitori, che fissano i prezzi massimi di vendita, influendo sul decremento degli erogati al cui pro-litro è legata la remunerazione dei gestori. In questo senso gli erogati sono ancora abbondantemente sotto il 2019, sebbene si registri un recupero rispetto al 2020”.

Ultime notizie su Economia
Christine Lagarde sceglie la rotta dei falchi. La Banca centrale europea ha annunciato un rialzo di 50
“Valutiamo un altro paio di ulteriori rialzi per raggiungere un livello di politica monetaria appropriatamente restrittiva.
La revisione della direttiva Epbd (Energy Performance of Building Directive), in discussione in queste settimane al
di Gigi Cabrino – Nei giorni scorsi il vicepresidente degli imprenditori di Unimpresa, Giuseppe Spadafora, osservava
di Gigi Cabrino – Il prossimo 5 febbraio scatterà l’embargo UE ai prodotti raffinati dal petrolio