di Gigi Cabrino – In un’ intervista a Il Foglio il presidente delle piccole imprese di Confapi Cristian Camisa è intervenuto su diversi temi; la priorità per le piccole imprese è la carenza di manodopera specializzata e gli imprenditori di Confapi lanciano una proposta innovativa , quasi “rivoluzionaria”.
Alla domanda su quale sia la principale necessità per le imprese oggi Camisa non ha dubbi: “La carenza di manodopera. Crediamo che questa problematica dovrebbe essere al centro dell’azione di governo perché sta diventando una vera e propria emergenza. Ogni 100 offerte di lavoro ne riusciamo a coprire solo 48. Credo si debba agire su due binari: fare in modo che le aziende abbiano la possibilità di formare i giovani e spingere sul digitale. La formazione è l’aspetto fondamentale”.
Al proposito lancia una provocazione che tanto campata in aria non sembra.
“Si potrebbe pensare a una sorta di servizio civile di tre o sei mesi per i ragazzi che non proseguono il percorso di studi e non cercano lavoro, i cosiddetti Neet, pagato in parte dallo Stato e in parte dalle aziende stesse. Questo ci consentirebbe di ridurre la disoccupazione giovanile e darebbe alle aziende la possibilità di formare nuova manodopera qualificata. I giovani oggi vedono la piccola e media industria come un settore molto attrattivo. Per non sprecare questa opportunità dobbiamo saper innovare”.
Un’ idea innovativa, una sorta di nuova forma di apprendistato che potrebbe risolvere il problema della formazione di giovani tecnici specializzati.