Il reato di “manovre speculative su merci” per cui indaga la Procura di Roma era esattamente quello ipotizzato dal Codacons nell’esposto presentato alla magistratura e che ha dato avvio alle indagini della procura capitolina. Lo afferma l’associazione dei consumatori, che aveva presentato una denuncia sui rincari di luce e gas, carburanti e prezzi al dettaglio. “Siamo soddisfatti per la decisione della Procura di condividere le nostre tesi e ora, se saranno accertati illeciti sui prezzi di energia, carburanti e altri beni essenziali, i responsabili andranno incontro ad una maxi-class action del Codacons per conto di milioni di consumatori e imprese danneggiati dall’escalation dei listini”, aggiunge il presidente Carlo Rienzi “Nel nostro esposto chiedevamo alla magistratura di procedere proprio per il possibile reato di ‘Manovre speculative su merci’ (oltre che per aggiotaggio e truffa) previsto dall’art. 501 bis del codice penale secondo cui ‘chiunque, nell’esercizio di qualsiasi attività produttiva o commerciale, compie manovre speculative ovvero occulta, accaparra od incetta materie prime, generi alimentari di largo consumo o prodotti di prima necessità, in modo atto a determinarne la rarefazione o il rincaro sul mercato interno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 516 a euro 25.822”’, spiega il Codacons.
Class action contro la truffa del caro carburante. Se si aspetta Roma si sta a secco
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