In fin dei conti non c’è niente di male a mettere nella casella dell’antologia comunista la proposta della Patrimoniale. Era stato un cavallo di battaglia 13 anni fa della sinistra, e torna oggi a farsi viva e presente nel dibattito. Dopo Pd e Leu, è Beppe Grillo ad alzare la bandiera. Una patrimoniale per i super riccchi. Beppe Grillo, dopo le polemiche per la proposta di tassazione a ricchezze “superiore a 500 mila euro e fino a 1 milione di euro, per arrivare al 2% oltre i 50 milioni di euro” proposta da parte del Pd e Leu negli scorsi giorni, che “fortunatamente, non è passata”, pensa che si potrebbe invece arrivare “a tassare soltanto i patrimoni degli italiani più ricchi”.
“Nel nostro Paese – scrive Grillo – secondo l’ultimo rapporto sulla ricchezza globale del Credit Suisse, ci sono 2.774 cittadini con un patrimonio personale superiore a 50 milioni di euro; se sommati, i loro patrimoni, ammonterebbero addirittura a circa 280 miliardi. Secondo la prestigiosa rivista Forbes, che tutti gli anni si preoccupa di stilare le sue consuete classifiche dei paperoni in giro per il mondo, in Italia ci sono altre 40 persone miliardarie o multimiliardarie”.
“Non sarebbe più equo, dunque, rivolgersi a loro piuttosto che al resto della popolazione già stremata da un anno tragico dal punto di vista finanziario, oltre che sanitario? Un contributo del 2% per i patrimoni che vanno dai 50 milioni di euro al miliardo genererebbe un’entrata per le casse dello Stato poco superiore ai 6 miliardi. Uno del 3% dato dai multimiliardari potrebbe fruttare circa 4 miliardi ulteriori”.
“Si tratterebbe di ragionare come ragiona una qualsiasi famiglia in difficoltà economica che, prima di rivolgersi alle banche o (peggio) agli strozzini, decide di andare a bussare alla porta di un parente alla lontana che se la passa decisamente meglio. Quello che per una famiglia è tanto (una somma di denaro per uscire dalle difficoltà) per il ricco parente è niente o molto poco. In un momento devastante e di grande difficoltà come questo nessuno può tirarsi indietro e, proprio come una famiglia in difficoltà, l’Italia ha bisogno di dire ai suoi concittadini più abbienti che il Paese ha bisogno di loro”, sottolinea Grillo.