di Gigi Cabrino – Mentre sui tavoli europei si continua a discutere sulla necessità di un tetto al prezzo del gas comunitario l’antitrust, a casa nostra, richiama sette aziende energetiche che avrebbero cambiato le condizioni contrattuali su gas ed elettricità.
“L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato sette procedimenti istruttori – e deciso di adottare altrettanti provvedimenti cautelari – nei confronti delle principali società fornitrici di energia elettrica e di gas naturale sul mercato libero, che rappresentano circa l’80% del mercato”.
Sky TG24 informa che “Si tratta, nello specifico, di queste aziende: Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Sulla base dei dati forniti dalle stesse imprese, risulta che i consumatori, i condomini e le microimprese interessati dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono oltre sette milioni, in particolare 7.546.963, di cui 2.667.127 avrebbero già subito un ingiustificato aumento di prezzo”.