Acqua il nuovo petrolio. L’oro blu sbarca a Wall Street. Destino la privatizzazione?

10 Dicembre 2020
Lettura 1 min

di Luigi Basso – Gli agricoltori, gli hedge fund e gli investitori saranno presto in grado di negoziare contratti idrici legati al mercato dell’acqua in California.
Sono stati annunciati per la prima volta a settembre quando gli incendi hanno devastato gli stati occidentali.
Il cambiamento climatico, la siccità, la crescita della popolazione e l’inquinamento hanno reso la questione dell’acqua e dei prezzi un tema caldo per gli anni a venire.
In Cina l’uomo più ricco, davanti persino a Jack Ma, è il proprietario del colosso dell’acqua minerale.
Bloomberg osserva che i contratti si basano sul Nasdaq Veles California Water Index e saranno “regolati finanziariamente”, in opposizione alla consegna fisica della merce.


Le aziende agricole grandi e piccole sarebbero tra le prime a scambiare i contratti. Wall Street ha compreso l’imminente scarsità di acqua e i grandi profitti che si faranno sulla sete.
È chiaro che lo sbarco dell’acqua a Wall Street prelude alla privatizzazione dell’oro blu.


I popoli dovrebbero mettere nelle loro costituzioni che l’acqua è la sua gestione devono essere pubbliche. L’acqua è un diritto, non un lusso.
Stiamo andando dalla parte opposta.

Photo by Linus Mimietz 

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