Scuole in Europa? Hanno riaperto tutte, tranne in Italia. L’allarme Unesco

7 Agosto 2020
Lettura 8 min

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria da COVID-19, già a febbraio 2020 si sono registrate le prime chiusure localizzate delle scuole per l’anno scolastico 2019-2020, che hanno poi interessato anche altre aree del mondo. A illustrarlo nel dettaglio è il Servizio Studi del Senato che analizza le diverse, decisamente molto diverse politiche governative in materia di apertura e chiusura delle scuole. Il report, che qui riportiamo, è stato a cura di Rosella Di Cesare e Michela Mercuri
(Ufficio ricerche sulla legislazione comparata e C.E.R.D.P.).

Tra il 27 marzo e i primi di aprile del 2020 si è verificato il
picco massimo, in termini di estensione territoriale, di scuole chiuse, quale misura di contenimento della pandemia, che ha interessato oltre il 90 per cento degli studenti in tutto il mondo, per un totale di circa 191 Paesi coinvolti. Ciò ha comportato la sospensione delle attività didattiche in presenza e l’avvio della didattica a distanza.

Progressivamente, si è assistito ad una lenta normalizzazione della situazione che ha consentito una graduale riapertura delle scuole in alcuni Paesi, già durante l’anno scolastico 2019-2020.
Al 24 luglio 2020, le chiusure riguardano circa il 60 per cento degli studenti e 107 Paesi.

Con particolare riferimento all’area europea, si può notare una situazione diversificata: alcuni Paesi hanno confermato la chiusura delle scuole, con prosecuzione dell’apprendimento a distanza, per tutto l’anno scolastico 2019-2020 (come l’Italia), mentre altri, a partire da maggio 2020, hanno deciso aperture limitate (territorialmente, o circoscritte a particolari ordini e gradi di scuole) o la piena apertura. Questa la situazione al 24 luglio.

La chiusura delle scuole ha avuto una serie di effetti sull’apprendimento, sull’aumento delle disuguaglianze, sul divario digitale, sulla tenuta psicologica dei ragazzi, sulla socialità, sull’organizzazione familiare, che sono state oggetto di numerosi approfondimenti e studi. In
questo quadro generale, l’UNESCO ha lanciato una coalizione globale per l’educazione, per aiutare gli Stati ad assicurare equità, inclusione e continuità nella formazione e mitigare l’impatto della chiusura delle scuole e ha redatto un Quadro per la riapertura delle scuole, sin da aprile 2020. A ciò si aggiunge che la sospensione dei servizi educativi nel segmento di età 0-3 anni ha avuto un impatto notevole anche sulle possibilità di lavoro dei genitori: non è un caso, quindi, che molti Stati abbiano deciso di mantenere aperti o riaprire proprio i servizi per la prima infanzia, specialmente per sostenere i figli di quei lavoratori chiamati a svolgere attività essenziali. (tranne che in Italia, ndr).

L’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), a maggio 2020, ha predisposto un documento (Considerations for school-related public health measures in the context of COVID-19) per offrire ai decisori politici e agli educatori delle chiavi di lettura sulle modalità e i tempi per le riaperture delle scuole, in base alla condizione epidemiologica generale e locale.


(…) Sono state predisposte il 30 aprile 2020, a livello internazionale, delle Linee guida COVID-19 sulla riapertura delle scuole, congiuntamente adottate da UNICEF, UNESCO, Banca Mondiale e Programma alimentare mondiale, che individuano sei priorità chiave per valutare il livello di prontezza delle scuole e su cui basare la pianificazione. (…).

Italia
Le prime misure di contenimento del virus COVID-19, per quanto qui di interesse, erano recate dall’articolo 1, co. 2, lett. d), del D.L. 6/2020 (L.13/2020), poi abrogato dal D.L. 19/2020, che aveva disposto, fra l’altro, la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di
ogni ordine e grado, nonché della frequenza delle attività scolastiche e di formazione superiore, salvo le attività formative svolte a distanza, solo nei comuni o nelle aree inizialmente colpite
dal virus. (…).
Per quanto qui di interesse, il D.P.C.M. 4 marzo 2020 aveva esteso all’intero territorio nazionale la sospensione delle attività scolastiche, di formazione superiore e professionale, a partire dal 5 marzo 2019, ferma in ogni caso la possibilità di svolgimento di attività formative a distanza.
Con DPCM successivi tale sospensione è stata prorogata per tutto l’anno scolastico 2019/2020.


(…) Le lezioni avranno quindi inizio il 14 settembre 2020 (qui il comunicato
stampa). Il 26 giugno 2020 è stato adottato il Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di istruzione per l’anno scolastico 2020/2021 (le cosiddette Linee guida).


Austria
A partire dal 4 maggio sono tornati per primi a scuola gli studenti all’ultimo anno di scuola superiore e professionali; la successiva fase di rientro è iniziata il 18 maggio (per i ragazzi da 6 a 14 anni), e ha coinvolto oltre 700.000 alunni di scuole primarie e studenti di scuole medie.
Anche la scuola dell’infanzia ha riaperto il 18 maggio su base volontaria, in particolare per i bambini all’ultimo anno. Il 3 giugno infine circa 300.000 studenti di scuole superiori e professionali ancora a casa sono tornati in classe.


Belgio
Il 17 marzo, il Governo federale ha deciso il lockdown fino al 4 maggio. Dal 4 maggio hanno riaperto i centri per l’infanzia, mentre con la circolare 7599 del 27 maggio 2020, contenente le indicazioni per le scuole materne e primarie, si fa seguito alla decisione del Comitato di concertazione (CODECO) che ha avviato una nuova tappa nel piano di ripresa progressiva delle lezioni per questi livelli di istruzione. Per quanto riguarda la riapertura degli istituti, il Consiglio nazionale di
sicurezza ha previsto due fasi:

a partire dal 2 giugno, tutte le classi della scuola materna hanno ripreso a tempo pieno;

a partire dall’8 giugno, tutte le classi della scuola primaria hanno ripreso a tempo pieno.

Danimarca
É stato il primo Paese a riaprire le scuole a partire da quelle dell’infanzia e primarie (fino a 1 anni), il 15 aprile. Per l’infanzia i bambini di ciascuna classe sono stati divisi in due gruppi, seguiti ognuno da una diversa docente e con la precauzione di un distanziamento di 2 metri. Gli studenti delle scuole medie (12-16 anni) sono tornati a scuola a partire dal 18 maggio.

Finlandia
Per il settore dell’infanzia, dell’istruzione primaria e secondaria inferiore, l’insegnamento in presenza, per tutti e senza le restrizioni previste nella fase precedente, è ripreso il 14 maggio, sempre con le cautele previste per il contenimento (qui il comunicato stampa), sulla base di una
decisione del Governo del 29 aprile. Il 4 maggio sono state diffuse le istruzioni per la riapertura delle scuole. Il personale nell’educazione e cura della prima infanzia dovrebbe lavorare con lo stesso gruppo di bambini e le scuole prevedono un’organizzazione degli spazi in modo da ridurre il numero di studenti per classe.


Francia
A partire dall’11 maggio è iniziata la strategia di “deconfinamento”, che
dava notizia di appositi protocolli sanitari contenenti indicazioni sulle modalità pratiche di riapertura e di funzionamento, rispettivamente di scuole materne, elementari e di collèges (scuole
secondarie di I grado) e Lycées (scuole secondarie di II grado).
Per quanto riguarda la riapertura, in linea generale è stato deciso che scuole materne ed elementari avrebbero riaperto a partire dall’11 maggio, su base volontaria, mentre dal 18 maggio hanno potuto riaprire anche alcune scuole secondarie inferiori, cominciando dal primo e secondo anno, solo in quelle province in cui il virus ha avuto percentuali minori di contagio.
Successivamente, le scuole materne, elementari e i collèges hanno riaperto per tutti gli alunni, in maniera obbligatoria, a partire dal 22 giugno fino alle vacanze estive (4 luglio).


Germania
Il 15 aprile il Cancelliere federale e i Capi di governo degli Stati federali hanno raggiunto un accordo in merito alle linee guida da assumere su tutto il territorio nazionale nel contenimento dell’infezione da COVID-19. Tra le decisioni adottate vi è la graduale riapertura delle scuole
dal 4 maggio, inizialmente dando priorità alle classi finali e alle classi relative alle qualifiche, nonché all’ultima classe della scuola primaria. Il 27 aprile 2020, la Conferenza dei ministri per la gioventù e per le famiglie dei Länder (Jugend-und Familienministerkonferenz der Länder –
JFMK) ha unanimemente stabilito delle “Raccomandazioni per un quadro di riferimento comune per i Länder, in previsione di un processo graduale di riapertura dei centri per l’infanzia nel contesto della pandemia da Coronavirus”.
Si è convenuto quindi di proseguire la graduale riapertura delle scuole
sulla base delle decisioni dei singoli Stati federali, con l’obiettivo di tornare alla frequenza scolastica per tutti gli studenti prima delle vacanze estive (si ricorda che il calendario scolastico in Germania giunge sino circa alla fine di giugno); per quanto riguarda i bambini dell’asilo, si è convenuto il graduale ampliamento dell’offerta in presenza a partire dall’11 maggio.


Grecia
Gli studenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria sono tornati in classe il 1° giugno 2020 (si vedano le Informazioni sulla riapertura graduale delle strutture educative).

Norvegia
Dal 20 aprile gli asili sono stati riaperti, mentre la scuola primaria (bambini da 5 a 10 anni) e quella secondaria hanno riaperto più tardi (qui le dichiarazioni del Ministro dell’educazione e della ricerca). Dalla settimana dell’11 maggio sono ripartite tutte le scuole primarie e secondarie, sebbene con un regime di alternanza (qui il piano del Governo norvegese per la riapertura della società norvegese e l’allentamento delle restrizioni). Le modalità attraverso le quali le scuole garantiscono l’adozione di misure di controllo sono regolamentate a livello comunale.

Olanda
Il programma di riaperture ha previsto diverse tappe, la prima delle quali è iniziata il 4 maggio per gli studenti delle classi terminali e per i maturandi. I servizi educativi per l’infanzia sono stati aperti per i figli dei lavoratori impiegati in settori cruciali nella fase di contrasto all’emergenza sanitaria. La seconda fase è iniziata il 18 maggio e ha interessato degli alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Il 3 giugno tutti gli alunni degli altri livelli scolastici sono tornati a scuola per riprendere le lezioni regolari. Dal 1° luglio non è più necessario mantenere a scuola il distanziamento sociale di 1,5 metri.


Polonia
Già da fine aprile, in connessione con la decisione di aprire asili nido, scuole dell’infanzia e primarie e altre forme di istruzione prescolare, il Ministero dell’istruzione polacco ha adottato linee guida per le scuole. A partire dal 6 maggio sono state riaperte, a determinate condizioni,
scuole materne, classi prescolari nelle scuole primarie e altre forme di educazione prescolare, con priorità per i figli degli operatori sanitari, delle forze armate e di polizia, nonchè di lavoratori di imprese direttamente coinvolte nella lotta contro la pandemia da COVID-19.


Portogallo
Con la risoluzione del Consiglio dei ministri n. 33-C/2020, del 30 aprile, il Governo portoghese ha approvato una strategia graduale per revocare le misure di contenimento, in base alla quale ha fissato il 1° giugno come data di riapertura degli istituti di istruzione prescolastica, quindici giorni dopo la riapertura dei centri diurni e il parziale ritorno alle attività didattiche frontali da parte degli studenti dell’11° e 12° anno (si vedano le Linee guida per la riapertura dell’istruzione prescolastica). Dal 18 maggio è cessata la sospensione delle attività degli asili nido, nonché di centri di attività professionali, centri diurni e centri di doposcuola. A partire dal 1° giugno 2020 sono riprese quindi le attività di insegnamento in presenza nelle scuole materne, nell’istruzione privata e cooperativa e, dal 15 giugno, hanno riaperto i centri di doposcuola non integrati nelle scuole.

Regno Unito
Nel Regno Unito la chiusura delle scuole è stata affiancata da meccanismi di “flessibilità”, nel senso di consentire solo aperture limitate per piccoli gruppi di bambini figli di “lavoratori critici” o “lavoratori chiave” e ai bambini vulnerabili. Dal 1° giugno, hanno riaperto gli asili nido
e le scuole primarie solo per accogliere i bambini negli anni chiave della transizione (primo anno e sesto anno). Dal 15 giugno, alle scuole secondarie e ai college è stato chiesto di offrire un sostegno diretto a studenti di alcune fasce di età e in piccoli gruppi, mentre le scuole primarie hanno beneficiato di ulteriori margini di flessibilità per accogliere altri studenti laddove gli
spazi lo avessero consentito. Il Governo ha adottato la Guida per la riapertura completa delle scuole, che in Inghilterra riapriranno a tutte le età a partire da settembre, mentre sono previste aperture diversificate in Scozia, Galles e Irlanda del Nord.

Spagna
Il 9 maggio è stata pubblicata l’ordinanza SND/399/2020 con le istruzioni anche per la riapertura degli istituti educativi; con l’ordinanza SND/414/2020 del 16 maggio è stato introdotto un regime di progressivo allentamento delle misure di contenimento nell’ambito del quale le amministrazioni scolastiche hanno potuto riprendere delle attività in presenza nel campo dell’istruzione non universitaria e della formazione. Le amministrazioni educative possono quindi decidere di mantenere le attività educative a distanza e le modalità “online”, quando possibile. Le singole riaperture vengono decise dalle Comunità autonome. Questa la pagina dedicata alle misure di contrasto all’emergenza sanitaria in ambito scolastico sul sito del Ministero dell’educazione e formazione professionale.


Svezia
In Svezia le scuole primarie e medie sono rimaste aperte, mentre hanno chiuso le superiori e le università, in favore di una didattica a distanza.

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Direttrice: Stefania Piazzo
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