di Roberto Gremmo – Non e’ possibile capire la tragedia del sanguinario conflitto fra Russia ed Ucraina se non si ricorda che l’attacco recente ordinato da Putin e’ solo l’ultimo, fatale gesto offensivo di uno scontro armato iniziato almeno nel 2014 e che ha causato lutti, dolori e distruzioni non solo nel Paese con capitale Kiev ma anche nelle regioni orientali russofone che hanno da tempo preteso di applicare il diritto sacrosanto all’autodetrrminazione.
A chi desidera un’informazione più precisa su quanto e’ davvero successo in quelle regioni, mi permetto di segnalare gli studi, estremamente precisi e documentati, di Enrico Vigna, autore per l’editore Zambon del libro “L’Ucraina tra golpe, neonazisti, riforme e futuro”, ormai vecchio di anni ma sempre opportuno per chi vuole sentire anche un’altra campana. Vorrei poi ricordare che in tempi non sospetti, quando del devastante conflitto orientale non si interessava nessuno ed una vera e propria ecatombe di donne, bambini e vecchi innocenti era già in corso, proprio Enrico Vigna ha anche pubblicato un eccezionale libro bianco sui crimini di guerra compiuti dalle formazioni neonaziste nel Donbass, fornendo al lettore un’ampia documentazione fotografica, citando testimonianza delle vittime, dandoci una visione alternativa sulle cause remote degli scontri attuali. Non per tifare per uno o per l’altro, ma per capire. A mio modesto parere, discostarsi oggi dai cori militaristi ufficiali ascoltando tutte le voci in campo, e’ tanto giusto ed opportuno.