Primo ministro indipendentista Sturgeon: Scozia in lutto per Sean Connery

31 Ottobre 2020
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“La Scozia è in lutto”. Lo scrive la premier scozzese, Nicola Sturgeon, su Twitter. Sturgeon, che è anche leader del Partito Nazionale Scozzese (SNP) dal 2014, ha dichiarato: “Mi si è spezzato il cuore dopo aver saputo della morte di Sir Sean Connery. Il nostro Paese piange uno dei suoi figli piu’ amati”, continua. “Sean e’ nato in una famiglia operaia di Edimburgo e grazie al talento e al duro lavoro e’ diventato un’icona del cinema internazionale e uno degli attori piu’ affermati al mondo”. 

Se come attore la figura di Sean Connery restera’ per sempre legata a James Bond, nel suo impegno politico sara’ ricordato per l’instancabile battaglia a favore dell’indipendenza della Scozia. Nato nella zona di Fountainbridge a Edimburgo il 25 agosto 1930 da un operaio cattolico e da una donne delle pulizie protestante, Connery e’ stato piu’ volte incoronato dai sondaggi “il piu’ grande scozzese vivente”. E lui si e’ sempre pronunciato apertamente a favore della rottura dei legami plurisecolari della sua nazione con l’Inghilterra, come fece nel 2014 in occasione dell’ultimo referendum sulla ‘Scoxit’: era convinto che la sua terra natale, ricca di petrolio, potesse essere una nazione prospera e indipendente. All’epoca aveva 83 anni e da residente delle Bahamas non poteva votare ma aveva promesso che sarebbe tornato in Scozia se si fosse separata dall’Inghilterra. “Da scozzese e con un amore lungo una vita sia per la Scozia che per l’arte, credo che l’occasione di renderci indipendenti sia troppo buona per farla scappare”, aveva scritto in un articolo sul New Statesman. Con il compenso di oltre un milione di dollari ricevuto per 007 ‘Una cascata di diamanti’, Connery aveva co-fondato lo Scottish International Education Trust per aiutare finanziariamente uomini e donne scozzesi “con abilita’ particolari”. Nel 1997, ha fatto campagna per il si’ nel referendum sulla devolution della Scozia. “Sono un bersaglio facile per via delle mie opinioni politiche”, aveva dichiarato, “ma non sono un politico e non ho intenzione di esserlo”. 

Del referendum indipendentista scozzese aveva detto: «È una occasione unica, da non perdere – dichiarò l’allora 84enne attore nato ad Edimburgo – Con la vittoria del sì ci sarà una rinnovata attenzione sulla nostra cultura e politica, offrendoci una opportunità senza precedenti per promuovere il nostro patrimonio culturale e la nostra eccellenza creativa». «Siamo una nazione piccola ma meritiamo di essere liberi», amava ripetere Sean Connery nelle sue costanti dichiarazioni filoindipendentiste. «Sostengo la lotta indipendentista perché credo nell’eguaglianza». Nel 2012 affermò: «Il primo passo è stato la conquista di un Parlamento autonomo. Il secondo è arrivato nel 2007, con l’elezione di un governo guidato dallo Scottish National Party. Ora credo che la Scozia abbia ciò che serve per compiere il terzo passo verso l’indipendenza, e sono convinto che vi riuscirà nel corso della mia vita».

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