Presidi, aumento contagi a scuola sotto i 12 anni. Così torna la Dad. “Tracciature flop, Asl spariscono il venerdì e tornano lunedì”

18 Novembre 2021
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 Sulla vaccinazione Covid per i bambini “il tema è sentito nella misura in cui ci stiamo accorgendo di come sempre di più aumentino i contagi all’interno delle scuole, in particolare nella fascia under 12. Non sono una scienziata, ma è facile comprendere come il virus cerchi strada dove la trova libera. Una collega del Veneto mi ha detto che nella classe di suo figlio, avendo riscontrato più di tre casi sono tutti in quarantena. Il problema comincia ad essere evidente, sempre però ricordando che la scuola è probabilmente il settore della Pubblica amministrazione più sicuro”. Così Sandra Scicolone, componente dello staff Nazionale dell’ANP – Associazione Nazionale Presidi, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus.

 “Il 3 novembre – aggiunge – è entrata in vigore una nuova procedura per la gestione dei contagi a scuola, perché doveva essere aggiornato il documento dell’agosto 2020, dal momento che c’era la variabile della vaccinazione. Questo documento nasce per garantire al massimo le attività in presenza e per fare in modo che le Asl si comportino in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale. Il problema è che questo si scontra con l’aumento della circolazione del virus e con il fatto che il sistema del tracciamento non sta tenendo. Questa nuova procedura che doveva permettere di far rimanere tutti in classe fino a 2 casi, prevede dei testing continui, ma le Asl non sono in grado di garantire la tempistica del testing in molti territori. Di fatto quindi la Dad che era uscita dalla porta sta rientrando dalla finestra, nel senso che i dirigenti scolastici devono applicarla in attesa che vengano fatti tutti i test. Una asl di Roma ha comunicato che non ha personale sufficiente e quindi i testing subiranno rallentamenti. Dunque quello che doveva essere il testing zero, nella migliore delle ipotesi si trasforma in un testing 5 quindi dopo 5 giorni, nel frattempo il dirigente scolastico non può fare altro che tenere tutta la classe in dad. In molti territori dai radar delle scuole spariscono le Asl il venerdì per poi ricomparire il lunedì, il virus purtroppo non conosce il weekend”. 

 Sugli esami di maturità, sottolinea, “Si dovrebbe proseguire secondo la disposizione utilizzata in questi due ultimi anni, quindi con gli scritti bypassati dalla prova orale e dalla preparazione di un documento. Il problema non è tanto il numero delle verifiche da effettuare, il vero problema è che bisognerebbe ridiscutere sul senso dell’esame di Stato e su quello che si vuole valutare degli studenti. La serietà di un esame non si misura necessariamente dalla quantità delle prove a cui si viene sottoposti”.

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