“In autobus stipati, poi in aula distanziati: che senso ha?”. La domanda dei ragazzi del liceo Augusto di Roma al primo giorno di recupero

1 Settembre 2020
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E’ proprio questa la domanda che si sono fatti i ragazzi del liceo ‘Augusto’ di Roma, appena usciti dal loro primo giorno di scuola ‘in presenza’ per i corsi di recupero. “Io sono stato un’ora in autobus – racconta Valerio – e non si riesce a mantenere la distanza”. In classe, aggiunge la compagna Giada, si puo’ stare senza mascherina perche’ c’e’ il distanziamento dei banchi. Oggi pero’ in classe eravamo 10, e si poteva: ma di solito siamo 30. Come si fara’ allora?”.

Si usera’ la mascherina, prosegue Ginevra, “ma sei ore con la mascherina non sono vivibili”. Come riporta l’agenzia ANSA ai ragazzi in generale piace il sistema dei ‘recuperi’ di settembre, ma soffrono di mancanza di informazioni: “Quando chiediamo come sarà l’anno scolastico ai professori, loro non lo sanno. Non e’ colpa loro, pero'”. Alcuni, come Greta, riferiscono che, a causa della mancanza di personale Ata non e’ stato possibile andare in bagno, altri che non sono stati trovati spazi per la ricreazione: “Non si sono organizzati”‎.

Se in aula e’ possibile stare senza mascherina durante la lezione, negli spazi comuni e’ obbligatoria. “Servirebbero tamponi obbligatori e gratuiti” sostiene un’altra studentessa. 

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