di Riccardo Rocchesso – Sembra che ci sia una grossa divisione anche in ambito musicale italiano sul Covid. Dopo Vasco Rossi, molto criticato per la sua pubblicità all’app Immuni, dopo Enrico Ruggeri che ha dichiarato recentemente “Emergenza Coronavirus sfruttata da chi comanda per tenerci zitti” oggi, arrivano le dure parole di Andrea Bocelli, rivolte in Senato durante un dibattito sul Covid organizzato da Armando Siri e Vittorio Sgarbi.
Non si sono fatti attendere le risposte contro la sua dichiarazione da alcuni “personaggi della musica” (perché chiamarlo musicista mi sembra un po’ troppo) come Fedez, che twitta, prima, questo suo pensiero “profondo”
Tralasciando il modo di esprimersi molto forbito, aggiunge questo post (un po’ sgrammaticato), frase sentita volte e più volte sui social: Conoscete nessuno che sia stato in terapia intensiva?
Non capendo questa netta presa di posizione guardo meglio il suo profilo, ed ecco qui la scoperta. Fedez sul titolo della pagina scrive: Rafforziamo le terapie intensive. Che suona un po’ malino… ma è un’iniziativa a cui Fedez collabora tramite gofundme. Ha cambiato forse settore?
Di sicuro un’ottima iniziativa da parte del cantante, ma anche completamente off-topic e distante dal suo “lavoro di musicista” che dipinge una visione completamente nuova degli “artisti”, o almeno chi dovrebbe esserlo per raggiungere determinate vette e milioni di follower, molto e sempre in linea con le decisioni del Governo.
Una volta c’erano i vari Jimi Hendrix, Jim Morrison, John Lennon a cantarle al potere. Ora è forse il potere che “canta” attraverso questi “artisti”?