di Laura Aresi – Lo ammettiamo con dispetto di fronte all’ultima delle idiozie, quella dei banchi singoli di nuova generazione: ci eravamo cascati pure noi, all’inizio, nei sogni di Lucia Cascherina alias la Ministra dell’Istruzione. Ma ora la misura è colma e il delirio onirico dell’improponibile scuola vagheggiata dall’inquilina del dicastero trasteverino è più che mai da scongiurare, con le debite corna.
E’ fresca fresca di mattina, come le uova nel pollaio, e come il pesce del mercato siracusano caro alla Nostra, la notizia (diffusa dal portale Orizzonte Scuola, uno dei must dell’informazione tematica sul mondo dell’istruzione) delle caratteristiche del banco avveniristico che dovrà sostituire quelli ormai desueti, vecchi, ingombranti e soprattutto comodi (sì, comodi) presenti attualmente nelle quarantamila scuole italiane. Un banco a rotelle, proprio come quello nella foto che vi mostriamo.
Ogni commento sarebbe superfluo. Ci limitiamo ad osservare che il nuovo modello di seduta da studio ricorda molto quella di Goldrake, quando il principe Actarus deve passare da un componente all’altro nel minor dispendio di energie fisiche possibili. A decidere però caso per caso la necessità effettiva degli acquisti e la distribuzione dei banchi sarà il commissario straordinario per le emergenze, Domenico Arcuri, che si conferma una volta per tutte un grandissimo appassionato di fantascienza. Non sarebbero infatti proprio tutte le scuole a beneficiare di questo rinnovamento, bensì solamente le infrastrutture con problemi di spazi. Dovessero accettare una simile idiozia (ricordiamo, una per tutte, la tragedia della scuola Pirelli di Milano), diremmo che i problemi in certe scuole sono ben altri.
Ci permettiamo un’ultima, lapidaria considerazione.
Le rotelle, forse, andrebbero cercate più in alto: soprattutto al Ministero.