di Marcus Dardi – I films di fantascienza anticipano da sempre la realtà.
Dopo gli ultimi esperimenti della Columbia University, nuovi algoritmi in modernissimi robot sono in grado di far provare loro empatia.
Questa teoria della mente digitale, inserita in modernissime macchine, è in grado di far prevedere, ai robot azioni e comportamenti, interpretando i segnali che la macchina registra con una semplice osservazione.
Questi studi tendono a migliorare l’interazione tra macchine e macchine e tra macchine e umanità.
Ai nuovi robot viene insegnato a prevedere azioni future tramite l’osservazione e nella relazione uomo macchina, i primi esperimenti riguardano i robot per uso domestico.
La ricerca è volta a creare una capacità d’azione, da parte dei robot, solo attraverso l’osservazione delle azioni e senza alcuna comunicazione verbale.
La situazione è un po’ come quando vediamo una persona in difficoltà e, senza che ci chieda aiuto, interveniamo in suo soccorso.
Stiamo forse arrivando a dover legiferare per stabilire fino a che punto un robot possa spingersi oltre, col rischio di prevalere sull’uomo?
Siamo forse vicini a dover scrivere le leggi della robotica che il grande scrittore russo di fantascienza, Isaac Asimov, aveva formulato nei suoi romanzi? Lo scopriremo nei prossimi anni.
Photo by Fitore F