Col regista Franzato parte da Varese progetto per i diritti disabilità a scuola

6 Luglio 2020
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Parte da Varese la battaglia vinta per i diritti delle disabilità scolastiche, fra le più tristemente penalizzate dalla chiusura delle scuole italiane dal periodo di Carnevale.

La Città dei Giardini, luoghi prediletti dei maestri dell’Umanesimo, non a caso è terra madre di molta filosofia pedagogia illuminata, sovente vocata al recupero di situazioni di disagio: dall’opera pia e letteraria di Felicita Morandi a quella steineriana di Lina Schwartz, dai progetti cattolici ispirati alla filosofia di Monsignor Manfredini financo alla Scuola della difesa delle tradizioni locali di Manuela Marrone, o Bosina che dir si voglia, molti sono stati i progetti pedagogici che hanno lasciato un’impronta indelebile non solamente sul territorio dei sette laghi.

L’ultimo di una lunga serie, che si spera dia ancora molti frutti nel tempo, è il lavoro di Paolo Franzato, più noto come regista e pedagogista teatrale eclettico (è il fondatore del Teatro Franzato, che non a caso vanta 35 anni di attività in stretto contatto con le scuole varesine e con artisti di fama internazionale), ma anche e soprattutto insegnante di materie artistiche e di sostegno presso l’istituto comprensivo statale “Don Milani” di Bisuschio. Ed è proprio per il suo importante contributo alla riscrittura della scuola distrutta nei giorni del lockdown che nei giorni scorsi il coinvolgente professore ha ricevuto un attestato di stima dal Ministero dell’Istruzione: una lettera “densa di gratitudine” scritta di pugno da Lucia Azzolina, titolare del dicastero, che per la stesura della normativa intorno alle disabilità si è ispirata proprio alle richieste dell’intellettuale varesino.

Franzato, che nei giorni dell’esordio del periodo di quarantena ha conseguito  la laurea in psicologia clinica – l’ennesimo titolo accademico di un maestro votato in parallelo allo studio e alla ricerca tanto quanto alla didattica sul campo – è stato infatti il promotore della norma a tutela degli alunni con disabilità all’interno dell’ultimo Decreto Scuola approvato a giugno dalla Camera dei Deputati e ratificato da Mattarella.

Docente di ruolo presso la Scuola Secondaria Inferiore di Cuasso, il regista ha curato personalmente un lungo iter per il riconoscimento di specifici diritti relativi all’inclusione, in sinergia con il Dirigente Scolastico Domenico Portale, il Dirigente Scolastico Domenico Portale dell’Istituto Comprensivo Statale “Don Milani” di Bisuschio, dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese e i relativi referenti Bes e Inclusione, con il sostegno di vari enti sociosanitari del territorio. Nello specifico, tradotto il percorso in normativa, si prevede che i dirigenti scolastici, sulla base di specifiche richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità, e tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, possano consentire la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/20, debitamente consultati i consigli di classe e del gruppo di lavoro scolastico per l’inclusione.

Uno dei pochi punti fermi nel marasma che sta facendo implodere l’Italia, ma che sicuramente – spiega Franzato con orgoglio – consente, con l’introduzione di questa voce «di recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato. Una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione».

Una battaglia vinta sul fronte dei diritti tradotta nell’iter legislativo, al cui vertice del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione vi è il Dott. Bruschi che, destino vuole, è stato docente di legislazione scolastica di Franzato all’Università Milano Bicocca.

Photo by Yomex Owo 

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