Brescia alla Regione: le mascherine le distribuiamo noi, altrimenti con vostri criteri scoppia il casino

7 Aprile 2020
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In una lettera all’assessore Davide Caparini, il presidente della Provincia di Brescia, Samuele Alghisi, ha detto: le 300 mila mascherine che sono state destinate al nostro territorio, onde evitare assembramenti, corsa in farmacia… lasciate fare a noi. Una missiva che dice molto e che arriva da una provincia che è stata stritolata dal virus. Mai dichiarata zona rossa. Cos’aveva di diverso rispetto al focolaio di Codogno? Così come Bergamo, s’intende.

Ma ecco cosa ha scritto Alghisi.

Caro Davide,
Dopo essermi confrontato con altre Province lombarde, con questa mia sono a comunicarti che la Provincia di Brescia procederà alla consegna delle 321mila mascherine, prese in carico dalla nostra Protezione Civile ieri sera alle ore 19.30, tramite i COC presenti nei comuni bresciani e non
attraverso negozi e farmacie.

L’obiettivo, che certamente comprenderai, è quello di evitare assembramenti e confusione e un’arbitraria distribuzione, ma garantire a tutte le famiglie di ricevere le mascherine attraverso una consegna capillare, tempestiva ed efficace, che stiamo utilizzando dalla metà di marzo e che ha già permesso una distribuzione di 276.300 mascherine, consapevole del fatto che le 321mila non sono sufficienti per la nostra popolazione, quasi un milione e trecentomila abitanti.

La nostra colonna mobile, e il CCV, tramite i Volontari della Protezione Civile, consegneranno quindi direttamente i dispositivi a ciascun sindaco, che le distribuirà secondo le modalità che riterrà più opportune.

Conoscendo la situazione del proprio comune, saranno infatti certamente in grado di operare nel migliore dei modi, attraverso una distribuzione consapevole e mirata.
L’occasione mi è gradita per porgerti i miei più cordiali saluti.
Samuele Alghisi
Presidente Provincia di Brescia

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