Il Partito socialdemocratico tedesco (SpD) e’ in testa al 26 per cento negli proiezioni sulle elezioni del Bundestag, tenute oggi in Germania. Al 24,5 per cento segue l’Unione, gruppo democristiano-conservatore formato al parlamento federale da Unione cristiano-democratica (Cdu) e Unione cristiano-sociale (Csu). Il risultato e’ il peggiore mai ottenuto dai popolari. I Verdi sono terzi al 13,9 per cento. Il Partito liberaldemocratico (Fdp) si attesta all’11,7 per cento. Formazione nazionalconservatrice che raccoglie consensi anche nell’estrema destra, Alternativa per la Germania (AfD) e’ data al 10,5 per cento. La Sinistra e’ al 5 per cento, mentre gli altri partiti raccolgono complessivamente l’8,4 per cento.
Secondo i dati provvisori, Armin Laschet, candidato cancelliere della Cdu/Csu, rischia di non entrare in Parlamento. Il Berliner Zeitung riporta che, nel suo collegio del Nord Reno-Vestfalia, il Land di cui e’ governatore, Laschet ha perso la sfida uninominale. Benche’ Laschet sia capolista del suo partito, la Cdu rischia di non ottenere abbastanza seggi da consentire un suo recupero con il voto proporzionale. Se il candidato dell’Spd, Olaf Scholz, sara’ nominato cancelliere, Laschet rischia quindi di non poter nemmeno guidare l’opposizione in Parlamento.
Il tracollo elettorale della Cdu/Csu alle elezioni legislative in Germania ha trovato il suo simbolo. Nella circoscrizione numero 15 “Pomerania occidentale-Rugen/ Pomerania occidentale-Greifswald”, dove la cancelliera Angela Merkel era stata eletta per otto volte dal 1990, ha vinto una candidata dell’Spd, Anna Kassautzki. Lo riporta il Guardian.