Il governo arriva alla stretta e il principio tiene conto, oltre che della sostenibilità dei ricoveri, dell’indice di contagio. Quando scatterà la soglia, sarà il ministro della Salute con propria ordinanza a bloccarne la mobilità. Si va quindi verso lockdown territoriali, come ha illustrato in aula alla Camera questa mattina il premier Conte.
“Esiste un’alta probabilità che 15 regioni superino le soglie individuate come critiche di terapia intensiva e di aree mediche nel prossimo mese”. Ha detto il premier. “Nell’ultima settimana 11 regioni sono classificate a rischio elevato o molto elevato, altre 8 sono classificato a rischio moderato e una probabilità di progredire a rischio alto nel prossimo mese. L’Rt al momento si colloca a 1,7 con un indice inferiore a 1,5 in poche regioni, in alcune regioni il dato risulta superiore alla media nazionale”.
Quindi, “Introdurremo il limite agli spostamenti da e verso le regioni con elevati coefficienti di rischio”, fatta eccezione per comprovate esigenze di lavoro, studio e salute.
“Chiuderanno anche musei e mostre, in coerenza con la chiusura delle sale giochi e delle sale bingo, intendiamo inoltre disporre la chiusura dei corner adibiti ad attività di scommesse e giochi ovunque siano collocati”.
“Non ci può essere dilemma tra protezione della salute ed economia. Tanto più saremo in grado di piegare la curva dei contagi tanto più potremo allentare le restrizioni”.
“Confronto e coinvolgimento Parlamento fondamentali. Ringrazio per la disponibilità ad anticipare le comunicazioni da mercoledì ad oggi le comunicazioni sull’emergenza Covid. Avevo chiesto ai presidente delle Camere di trovare le modalità per assicurare un’interlocuzione e un confronto immediato con il Parlamento. Costituiscono passaggi fondamentali”.
“Prevediamo la riduzione al 50% del limite di capienza dei mezzi pubblici locali”.
Siamo consapevoli della frustrazione e della rabbia dei cittadini che si trovano a convivere con nuove limitazioni alle libertà personali. Conosciamo le ripercussioni che le restrizioni avranno sulla situazione economica”, ma ribadisce Conte, “per l’intero territorio nazionale intendiamo intervenire solo con alcune specifiche misure che contribuiscano a rafforzare il contenimento e la mitigazione del contagio. Chiudiamo nei giorni festivi e prefestivi i centri commerciali ad eccezione di negozi alimentari parafarmacie e farmacie ed edicole dentro i centri commerciali”.
Qui sotto il discorso di Conte a Montecitorio.
https://www.facebook.com/palazzochigi.it/videos/2698678197050291