Caso LFM, vertice tra procure Genova e Milano

1 Ottobre 2020
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Vertice in corso tra i magistrati della procura di Genova e i colleghi di Milano, nell’ambito delle inchieste sui fondi della Lega. Fa sapere infatti l’Ansa che i procuratori aggiunti Francesco Pinto ed Eugenio Fusco, insieme ai sostituti Paola Calleri e Stevano Civardi si stanno confrontando nel capoluogo ligure sugli sviluppi delle rispettive indagini. I magistrati genovesi indagano sul presunto riciclaggio di parte dei 49 milioni di euro che il partito avrebbe ottenuto illecitamente attraverso bilanci modificati, durante l’era di Umberto Bossi e del tesoriere Francesco Belsito.

I colleghi di Milano, invece, indagano sulla presunta vendita gonfiata del capannone di Cormano (Milano) per la Lombardia Film Commission, che ha portato agli arresti domiciliari Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, i due contabili della Lega, e il commercialista Michele Scillieri. Secondo la tesi della procura di Genova il conto della Lega, dove Belsito aveva lasciato piu’ di 40 milioni di euro, sarebbe stato svuotato a poco a poco mentre era segretario Roberto Maroni. I soldi sarebbero finiti all’estero, in conti in Svizzera e in trust, ma anche alle sedi regionali del partito e girati su altri conti.

Le donazioni sarebbero pero’ fatte rientrare, sempre secondo l’ipotesi accusatoria, con false fatture per operazioni inesistenti. Dall’inchiesta milanese e’ emerso un nome che lega le due indagini: si tratta di Angelo Lazzari, manager bergamasco. Si tratterebbe di un ‘trait d’union’ tra societa’ coinvolte sia nella vicenda della presunta vendita gonfiata del capannone di Cormano per la Lfc che in quella sul riciclaggio dei soldi del Carroccio di cui si son perse le tracce.

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