di Luigi Basso – Nei giorni scorsi, nel silenzio completo della stampa italica, una nave militare greca, operante nell’ambito della missione internazionale denominata Irini, non ha potuto ispezionare la Cirkin, un mercantile battente bandiera della Tanzania, che era partito pochi giorni prima dalla Turchia.
In effetti i Greci erano insospettiti dal fatto che, da alcune settimane, questo mercantile era stato notato fare la spola tra la Turchia e la città libica di Misurata, controllata dalle forze del governo dell’unione nazionale [GNA], sostenuta militarmente da Ankara contro l’Esercito del maresciallo Khalifa Haftar.
Ad un certo punto sarebbe intervenuta la fregata francese Courbet nel tentativo di controllare la Cirkin e lì è scattato un incidente molto grave.
Il Courbet sarebbe stato agganciato dai radar di puntamento di una nave da guerra turca e si sarebbe quindi allontanato, poiché l’illuminazione radar è un atto di guerra.
Proteste francesi, smentite turche.
Non sappiamo chi dica la verità e chi no.
Non sappiamo se i turchi stavano veramente scortando una nave che consegnava armi e mercenari a Misurata in barba ai divieti internazionali o se invece aiutavano il mercantile a trasportare medicine.
Quello che sappiamo è che questi incidenti rischiano di far divampare una guerra alle porte della penisola italiana e da noi la stampa mainstream neppure se ne occupa.