E’ certo che arrivare al voto con il vaccino in tasca potrebbe davvero cambiare le sorti delle elezioni. Trump ha annunciato come imminenti 500 milioni di dosi di vaccino anticovid. Che non si tratti di una uscita improvvida lo dice il farmacologo Silvio Garattini. E’ credibile, entro l’autunno avremo una profilassi, a patto che non emergano tossicita’ nella fase 3 della sperimentazione”, spiega a Qn, il farmacologo fondatore dell’Istituto Mario Negri.
“L’efficacia dei sieri più promettenti – spiega -, quelli della Pfizer, di Moderna e il terzo in studio ad Oxford sembra essere confermata”. “E’ chiaro – aggiunge sulla profilassi – che accelerando i tempi aumentano i margini d’incertezza. Tuttavia, gli standard tecnologici seguiti mi fanno essere fiducioso”. Nel caso del covid, spiega Garattini, “ci sono un sacco di miliardi messi in campo dagli Stati, non abbiamo un rischio d’impresa per le aziende produttrici che di solito devono pagarsi da sole l’intero processo di ricerca, compresa la fase delicata del reclutamento dei pazienti per i test sull’uomo. Per questo i tempi si riducono”.