(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – New York, 21 lug – Il governo statunitense ha formalmente accusato due hacker cinesi di aver cospirato con l’intelligence di Pechino per il furto di segreti industriali da oltre una decina di societa’ statunitensi attive in vari settori, tra cui difesa e salute.
I due hacker, Li Xiaoyu e Dong Jiazhi, avrebbero poi testato le difese cibernetiche di almeno quattro aziende statunitensi che lavorano alle cure per il coronavirus. I due uomini avrebbero rubato segreti commerciali di valore per oltre un decennio e, secondo le accuse del governo federale, avrebbero agito sia per profitti personali, sia per fornire informazioni al governo cinese. Gli accusati si troverebbero in Cina.
A maggio, l’amministrazione Trump ha apertamente accusato la Cina di aver attaccato universita’ e aziende statunitensi nel tentativo di rubare informazioni sulle cure e i candidati vaccini contro il coronavirus, affermando che le intrusioni degli hacker metterebbero a rischio i progressi nella ricerca medica; la Cina ha respinto le accuse.