di Riccardo Rocchesso – Notizia di ieri, secondo EngageMinds, HUB dell’Università Cattolica, il 41% degli italiani non vuole vaccinarsi.
Un fulmine che ha squarciato i principali media nazionali, governanti ed alcuni medici che si stanno chiedendo cosa non ha funzionato, probabilmente tra i messaggi mediatici (univoci) ed i ricettori, le persone.
La ricerca, realizzata su un campione di mille persone che rappresentava tutta la popolazione italiana, ha portato i seguenti risultati:
– i meno favorevoli al vaccino sono le persone tra i 35 e 59 anni (il 48%), indipendentemente dal lavoro svolto.
– i più favorevoli invece sono i pensionati e gli studenti.
Un’Italia spaccata in due insomma. Giovani ed anziani contro la forza lavoro.
Cosa faranno i media ora per arginare questa “piaga di consensi” dopo i 400 milioni di dosi comprati come ha dichiarato la settimana scorsa Speranza?
Farà la stessa fine degli altri vaccini comprati in passato dal nostro Stato (tenuti in magazzino e poi distrutti) o ci sarà una contro mossa da parte di alcuni establishment per “migliorare” questa situazione?
Guendalina Graffigna, Ordinario di Psicologia dei consumi e direttore del centro di ricerca EngageMinds, probabilmente dispiaciuta per il risultato del sondaggio, ha dichiarato:
“Non si tratta solo di diffondere informazioni o di combattere fake news sul vaccino. Ciò che va perorato, prima ancora di un atteggiamento positivo verso i vaccini, è la maturazione di un migliore coinvolgimento attivo verso la salute e la prevenzione”