L’ammiraglio John Kirby, portavoce del Pentagono, ha confermato l’invio di 3mila soldati statunitensi nell’est europeo, nell’ambito della questione Ucraina, sottolineando che avverrà nei prossimi giorni e aggiungendo: “Non si tratta di mosse permanenti” e “questi soldati non combatteranno in Ucraina“. La notizia era stata anticipata da fonti ufficiali statunitensi.
Emergono nuove immagini satellitari che provano il rafforzamento della presenza militare russa sul confine con l’UCRAINA, in diverse località in Bielorussia, Crimea e Russia occidentale. E’ quanto riporta la Cnn, pubblicando le immagini raccolte e pubblicate dalla società Maxar che specifica che questo dispiegamento “riflette un aumentato livello di attività e prontezza”. Maxar ed altre società che forniscono immagini satellitari da diversi mesi registrano segni del posizionamento militare russo a breve distanza dal confine ucraino. Nella maggioranza dei casi però si osservano “poche unità abitative vicino ai dispiegamenti, cosa suggeriva che queste unità erano pre posizionate, come avanguardie”. Ma nelle ultime due settimane si è assistito a “diversi significativi nuovi dispiegamenti militari in particolare in Bielorussia”. “Inoltre, accampamenti per le truppe ed altri alloggi sono stati avvistati quasi in ogni luogo di dispiegamento in Bielorussia, Crimea e Russia occidentale – si aggiunge da Maxar – cosa che suggerisce che queste unità ora sono accompagnate da truppe e hanno aumentato il loro livello di prontezza”.
Vengono anche messe a confronto le immagini satellitari, scattate a settembre e a fine gennaio, dello stesso campo militare di Novoozerne in Crimea, registrando un significativo aumento dell’attività, con la costruzione di un’area per le tende militari. Altre immagini mostrano due zone di addestramento in Russia, a Pogonovo e Persianovsky, rispettivamente a 220 e 50 chilometri dal confine ucraino, con i crateri che dimostrano l’attività di addestramento Mentre nella zona di addestramento di Osipovichi, nel centro della Bielorussia, le immagini mostrano il dispiegamento di un sistema missilistico a corto raggio Iskander.
Foto di Filip Andrejevic