“Con il decreto di abbattimento di KJ1, lungamente preparato ed eseguito in un batter d’occhio, il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha dato prova di crudeltà, di arroganza e di impotenza”. Lo scrive in una nota Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli animali e la Tutela dell’Ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente.
“Ha dato prova di crudeltà – spiega – per aver perseguito con spietata determinazione la morte di una mamma-Orsa con tre cuccioli, una femmina che circolava da 22 anni, che per due terzi della sua vita non aveva fatto mai parlare di sé e che il 16 luglio ha solo difeso i suoi piccoli, come farebbe ciascuno di noi di fronte ad una minaccia ignota. Di arroganza, per aver eluso scientemente e sistematicamente il controllo di legalità, facendosi beffe dei giudici amministrativi, delle associazioni protezionistiche e in definitiva di tutti i cittadini. D’impotenza, perché, nonostante l’originalissima interpretazione dell’autonomia come tirannia sciolta da ogni vincolo, con quest’atto allo stesso tempo barbaro e meschino, che costerà caro all’immagine sua e della sua terra, ha certificato una volta per tutte l’inettitudine della classe dirigente trentina dinanzi alla “questione orsi”, inverando il detto: “La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci””.
“L’ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema. Comprendo lo stato d’animo degli amministratori e della popolazione ma oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a una incauta scelta di sfruttamento turistico dell’immagine dell’Orso in Trentino, compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando insieme a Ispra. Ma questa misura, se non accompagnata da un’opera di corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni concordate con le amministrazioni, rischierà di essere insufficiente. Sicuramente come ministro dell’Ambiente ribadisco con forza che la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto”. Lo dichiara il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin.