Spunta anche l’attestazione di idoneità delle rotelle dei banchi Azzolina-Arcuri: “Voglion far certificare i requisiti al preside!”

11 Agosto 2020
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Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. E’ l’Adnkronos a “stanare” l’ultimo problema della scuola che verrà. In un servizio a firma di Roberta Lanzara, parla Emilio Salvatorelli, presidente di Vastarredo. Eccolo.

”Il Bando europeo per l’acquisto di banchi e la riapertura in sicurezza è vago e contraddittorio sulle norme di certificazione di riferimento e mette a rischio i dirigenti scolastici”. Vastarredo, la più importante industria italiana di produzione di arredi scolastici, non ha dubbi: ”In Europa i beni da fornire alle scuole devono essere testati da laboratori accreditati. E’ un’anomalia che il dirigente scolastico debba attestare ‘l’idoneita’ funzionale’ di un prodotto ed è equivoco nel testo il ricorso al termine ‘funzionale’. Se la sedia arreca danno, allora chi è il responsabile?”. ”…Trattandosi di prodotti non ancora classificati, ai fini della normativa Uni En, nella categoria dei banchi scolastici, l’idoneità funzionale all’impiego in istituti di istruzione di livello sub-universitario dovrà essere adeguatamente attestata dai responsabili degli istituti in cui tali sedute sono state già utilizzate”, si legge nel testo dedicato alle ‘sedute didattiche innovative’, così detti banchi a rotelle. ”In Europa i beni da fornire alle scuole devono essere testati da laboratori accreditati Sincert, Catas e Cosmob rispondenti ad un unico standard ciò vale a dire che un laboratorio che testa il calcestruzzo non può certificare un mobile – spiega l’imprenditore che con l’Ati di Federlegno ha partecipato alla gara – Non esiste al mondo che un preside possa dichiarare la funzionalità di un prodotto. Perché non esiste una idoneità funzionale, ma una idoneità in base ad una norma. Io spendo centomila euro l’anno in certificazioni dunque la stazione appaltante può dire quello che vuole, ma chi ha scritto il bando non è preparato e qualcuno potrebbe impugnarlo”.

Ma il servizio di Roberta Lanzara prosegue.

“Tra l’altro, sulle determine del lotto B per la didattica innovativa ”il bando è sbagliato. Mi chiede una certificazione che è stata ritirata: la richiesta di classificazione ‘Uni en 13761 del 2003’, errore madornale che confonde sulla normativa di riferimento. Come si evince dal sito Uni – rileva – la norma in vigore è infatti la 16139, che sostituisce la 13761 ma è riservata a sedie per adulti, applicabile solo per le quinte classi delle scuole secondarie di secondo grado. Lo abbiamo fatto presente ad Arcuri e ci ha risposto in modo contraddittorio. Dunque per noi la norma resta la 1729, che si applica a banchi e sedie tradizionali per ambienti educativi, mensa esclusa, in tutta Europa”.

Ma non è finita qui. L’elenco di Vastarredo delle magagne all’Adnkronos prosegue. ”Passiamo ai Cam (Criteri ambientali minimi – ndr): prevedono che per i prodotti in peso che superano il 20% del totale di materiale plastico, il manufatto deve essere costruito con il 50% di plastica riciclata, per cui occorre una certificazione emessa da laboratorio accreditato Sincert. Sa che le sedute innovative in circolazione in Italia non rispondono ai requisiti Cam? Ed in base al bando toccherà al preside esprimersi sulla funzionalità”. Ma Salvatore Giuliano, preside dell’Istituto di Istruzione secondaria superiore Ettore Maiorana di Brindisi nonchè già sottosegretario di Stato al Miur nel Conte 1, ha detto all’Adnkronos: ”ho sempre e solo utilizzato sedute certificate, le Steal Case”: ”Ci dica quale certificato ha – risponde Salvatorelli – Se come dice ha le Steal case, quelle non hanno i Cam”.

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