Scuola, presidi sul piede di guerra: consegnato l’8% dei banchi, prof non nominati. E solo a Milano ne mancano 5100

14 Settembre 2020
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Per essere iniziata è iniziata, ma il come lo si vede strada facendo. Tanto per dire… “La scuola è cominciata con tutte le criticità che conosciamo: ritardi nella consegna dei nuovi banchi, organico non nominato, spazi carenti”. Lo dice all’AGI il presidente dell’Associazione nazionale presidi, Antonello Giannelli, che però giudica positivamente il primo giorno di scuola. “Il clima e’ stato sereno, non ci sono stati particolari problemi a seguire le regole stabilite”.

Ma un giudizio meno sereno, guardano i numeri, arriva dal capoluogo lombardo, cartina tornasole dell’avvio. Suona infatti la campanella nelle scuole di Milano e provincia e all’appello mancano ancora 5.106 insegnanti, di questi 2.065 sono quelli di sostegno. Il rapporto è di un docente su 5 che manca su un totale di 28.574 posti previsti a ruolo. La cifra diventa ‘critica’ nel caso degli insegnati di sostegno: a scarseggiare è circa il 50 per cento, 1 su 2 (2 mila su 4.612). Situazione che dovrà tenere conto che ad agosto sono arrivate già altre 960 nuove certificazioni di disabilita’. I numeri, forniti dall’ufficio scolastico territoriale in occasione del primo giorno di scuola, mostrano la fotografia di una scuola in difficoltà sull’organico, nonostante l’entusiasmo dimostrato da ragazzi e docenti. I disagi maggiori, numeri alla mano, si prospettano per gli studenti disabili, in particolare alle scuole medie, dove al momento mancano 906 insegnanti a loro dedicati.

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