di Riccardo Rocchesso – Succede sempre più spesso ultimamente. Ed è diventato molto di più di un campanello d’allarme. Una piaga che merita tutti gli sforzi della Polizia postale in tutti i Paesi ed infatti, grazie alle indagini in Italia e all’estero su scambio foto e video abusi, sono state scoperte venti persone che sono state denunciate, di cui tre arrestate in flagranza per detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico e istigazione a pratiche di pedofilia.
La polizia ha inoltre identificato numerosi stranieri che sono stati segnalati alle autorità degli Stati di residenza. Come riporta ANSA è il bilancio dell’operazione ‘Scacco matto’ contro la pedopornografia online condotta dalla Polizia in diverse regioni italiane e coordinata dalla Procura distrettuale di Catania.
Perquisizioni e sequestri sono in corso a Bolzano, Brescia, Catania, Chieti, Como, Lecco, Milano, Napoli, Parma, Pisa, Roma, Savona, Sassari, Torino, Treviso e Varese oltre che in altre città straniere.
Un’operazione sotto copertura che andava avanti da tempo, tramite il controllo del deep web e i nuovi sistemi di messaggistica codificata.
Un vero e proprio catalogo umano. Divisi per età, etnia, peculiarità.
Moltissimi i neonati presenti nelle liste. In diverse occasioni gli utenti condividevano racconti delle loro esperienze sessuali con i minorenni. Durante le indagini agenti della Polizia Postale di Catania e del Centro Nazionale di contrasto alla Pedofilia online (Cnaipic) di Roma, grazie ad una meticolosa ricerca, raccolta e analisi di dati, sono riusciti anche a localizzare alcuni dei luoghi degli abusi e a identificare tre vittime.