Scarroccio – Ma perché aumentare le tasse ai veneti e approvare le spese di Roma (col voto del commissario della Lega Nord), con i nostri Comuni che boccheggiano?

di Paolo Franco – Proprio nei giorni in cui la Lega Salvini Premier in Veneto pensa di aumentare l’IRAP, la Lega Salvini Premier in Parlamento approva un ordine del giorno che sblocca le assunzioni di tremila dipendenti nel comune di Roma, aprendo la strada ad ulteriori trasferimenti per la Capitale di cento milioni di euro.

Si tratta di una votazione d’agosto, e che, quindi, qualcuno spera passi in sordina. Ma a leggere i resoconti delle votazioni si hanno delle sorprese. Tanto per rimanere in Veneto si scopre che i salviniani si sono mossi in ordine sparso. Più astuti i padovani, dove il Segretario Veneto Alberto Stefani vota contro, mentre Arianna Lazzarini non vota proprio (il sottosegretario Massimo Bitonci risulta in missione). Per il resto il trevigiano Gianangelo Bof si astiene mentre dagli altri deputati arriva il voto favorevole di Dimitri Coin (segretario provinciale di Treviso), di Ingrid Bisa (sempre della Marca trevigiana), di Giorgia Andreuzza (provincia di Venezia), di Erik Pretto, vicentino.

In conclusione quattro a favore e uno contrario. Ad onor di cronaca, fuori dal Veneto tra i favorevoli alle mega-assunzioni romane troviamo anche il commissario sempiterno della Lega Nord, Igor Iezzi. Ciascuno tragga le conclusione che vuole su questo sfacelo: chi rappresenta più la nostra Regione con coraggio e concretezza in Parlamento?

E poi, questo continuo pseudo-antagonismo (in Veneto autonomisti, a Roma centralisti) verrà mai risolto davvero? Verrà a galla la farsa di una legge sull’autonomia che i i tecnici veneti Giovanardi e Bertolissi dicono che se non ci fosse non cambierebbe niente o addirittura sarebbe meglio? Infine: aumentare le tasse ai veneti e approvare le spese di Roma, con i nostri comuni che boccheggiano, è serio e rispettoso dei nostri concittadini?