“Mi rende orgoglioso”. Cosi’ il leader della Lega Matteo Salvini, a Caraffa di Catanzaro per un’iniziativa politica in vista delle regionali in Calabria, ha commentato con i giornalisti l’assenza di molti deputati del suo partito al voto sul green pass. “Siamo un movimento libero, di donne e uomini liberi, e quindi – ha detto Salvini – noi diamo fiducia al Governo, chiediamo alcune garanzie. Faccio due esempi concreti, su cui ancora non c’e’ risposta. Tamponi rapidi e gratuiti per milioni di lavoratori, perche’ mi rifiuto di pensare che si lascino a casa poliziotti, medici, insegnanti, pompieri, carabinieri, infermieri e volontari senza stipendio, non e’ pensabile. Secondo: se lo Stato mi impone – questo e’ nella sostanza – un vaccino, io sono vaccinato, ho due dosi e il green pass, e se mi impone un trattamento sanitario, deve anche farsi carico delle eventuali conseguenze. Non puo’ impormi – ha osservato il leader della Lega – di fare qualcosa per andare a lavorare e poi pero’ devo essere io a firmare il modulino in base al quale se poi mi succede qualcosa e’ un problema io e lo Stato non c’entro. No, se lo Stato mi chiede qualcosa – ha concluso – io mi fido dello Stato, della scienza, pero’ lo Stato deve farsi carico della responsabilita’ della scelta che mi impone”.

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