Rischio lockdown? Hanno già in testa nuove zone rosse. Bonaccini: non escludere Regioni da decisioni

9 Ottobre 2020
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di Benedetta Baiocchi – Ci stanno girando attorno ma non è ancora chiaro se come e quando possa arrivare una stretta che riporta alla primavera scorsa. Tutto dipende, ci dicono le fonti istituzionali, dall’indice di contagio. Se supererà il valore di 1,5 per tre settimane consecutive, sono dietro l’angolo zone rosse locali e chiusure. Chiusure di bar, servizi, attività, sportive, ricreative…. . Una piccola Codogno, una nuova Latina. Punto e a capo.

Per ora le terapie intensive non solo ingolfate ma resta il fatto che 358 unità sono tante e crescono giorno per giorno. Solo ieri 21 in più.

Nel frattempo Stefano Bonaccini, ha chiesto di ripristinare la cabina di regia permanente “tra Governo, Regioni, Province e Comuni, la stessa che nei mesi più duri dell’emergenza sanitaria ha garantito il pieno coinvolgimento e la condivisione dei provvedimenti. Un lavoro di confronto e raccordo coi territori indispensabile per assicurare tempestività, coordinamento, scambio di informazioni”. Lo ha spiegato il presidente delle Regioni, in un’intervista al Corriere della Sera. “Ora che la curva è tornata a salire, è necessario riattivare quella cabina di regia, come ha riconosciuto il governo. Non dobbiamo tornare al lockdown e questo dipende da tutti noi”.

 

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