Riconteggi voto Usa. C’è chi spera ancora che Biden perda lo status di presidente eletto

10 Novembre 2020
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di Gian Giacomo William Faillace – Joe Biden secondo Trump avrebbe dovuto attendere l’esito delle azioni legali promosse dal Presidente uscente per cantar vittoria. Oltre alle varie indagini portate avanti da varie procure in numerose contee di sette stati. I repubblicani sperano che le vicende giudiziarie possano ancora portare ad un vero e proprio ribaltamento del voto.

Una delle prime inchieste è iniziata dalla Procura della contea di Luzerne, in Pennsylvania, dove schede elettorali dei militari in servizio all’estero sarebbero state trovate nella spazzatura.
L’ufficio del procuratore distrettuale del distretto centrale della Pennsylvania ha rilasciato una dichiarazione sulla situazione in cui sostiene che su richiesta del procuratore distrettuale della contea di Luzerne, Stefanie Salavantis, l’ufficio del procuratore degli Stati Uniti insieme al Federal Bureau of Investigation, avrebbe iniziato un’indagine sulle segnalazioni di potenziali problemi con un numero non specificato di schede elettorali per corrispondenza presso il Consiglio elettorale della contea.

Sostiene il procuratore che un piccolo numero di schede elettorali militari sono state cestinate e non conteggiate. Gli investigatori hanno recuperato varie schede e tutte riportavano la preferenza per il candidato presidenziale Donald Trump.

Problemi anche in Michigan dove pare ci sia stata una vera e propria manomissione del software del conteggio dei voti, che non tornerebbero.

Non va certo meglio in Wisconsin dove la polizia di Greenville avrebbe trovato tre scatole di schede elettorali inviate per posta in un fosso.
L’ufficio dello sceriffo della contea di Outagamie avrebbe scoperto i contenitori vicino all’aeroporto internazionale di Appleton, poi restituiti al servizio postale degli Stati Uniti, ed è in corso un’indagine.

“Il servizio di ispezione postale degli Stati Uniti ha immediatamente iniziato a indagare, e ci riserviamo di commentare ulteriormente la questione fino a quando non sarà completata”, ha dichiarato il portavoce dell’USPS Bob Sheehan.
L’ufficio dello sceriffo della contea di Outagamie ha affermato che la posta scoperta era “posta che andava all’ufficio postale”.

Ma non poteva certo finire qui ed infatti ecco che in Arizona, Georgia, Alaska, Nevada e North Carolina, si sta procedendo al riconteggio delle schede elettorali manulamente.

Al momento in Arizona la differenza di voti tra Trump e Biden non sarebbe più di 90.000, bensì di solo 20.000 e il conteggio non è ancora terminato.

Sempre in Arizona, Katie Hobbs, democratica e Segretaria dello Stato, avrebbe dichiarato che ci sono ancora 173.000 voti da contare, inclusi 27.000 scrutini provvisori che non verranno conteggiati fino a mercoledì, quindi la partita rimane aperta.

E se il numero dei “Grandi Elettori” non fosse più a questo punto un dogma? C’è chi spera ancora che Biden perda lo status di Presidente eletto.

Al di là dell’esito, la crisi sociale è evidente.





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