Rialzo dell’inflazione, segnale preoccupante

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“L’emergenza prezzi non è ancora superata, e il rialzo dell’inflazione di oltre mezzo punto registrato ad aprile è un segnale estremamente preoccupante”. Lo afferma Assoutenti che, commentando i dati forniti oggi dall’Istat, chiede al Governo il varo di un apposito decreto ‘anti-inflazione’. “I numeri Istat – spiega il presidente Furio Truzzi – dimostrano che in tema di prezzi e inflazione è ancora presto per cantare vittoria. Le dinamiche dei listini mostrano ancora incrementi pesanti per beni primari come gli alimentari: per quanto ci sia stato un leggero calo rispetto ai valori registrati a marzo, il tasso annuale di inflazione per tale voce rimane ad aprile sopra il 12%: tradotto in soldoni, significa che una famiglia con due figli si ritrova a spendere +930 euro annui solo per il cibo. E’ evidente che sull’andamento dei listini al dettaglio pesano speculazioni e anomalie, con alcuni beni che su base annua vedono incrementi a due cifre anche in assenza di rialzi delle materie prime, e senza alcuna ripercussione causata dalla guerra in Ucraina o dall’andamento delle bollette”.

“Per tale motivo chiediamo al Governo di studiare, al pari di quanto fatto in tema di lavoro, un apposito decreto ‘anti-inflazione’, contenente misure specifiche volte a contrastare il caro-prezzi, dal rafforzamento del Garante dei prezzi e della commissione di allerta rapida sui prezzi all’inasprimento delle sanzioni contro gli speculatori, fino ad arrivare ad un azzeramento dell’Iva sui generi di prima necessità”, conclude Truzzi.

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