Con lo stato d’emergenza sino al 31 gennaio 2021, si torna di fatto al guado tra la fase 2 e la fase 3. Un coprifuoco che cerca di arginare il fenomeno dei contagi con la minaccia di drastici divieti, monitorati da Esercito e forze dell’ordine.
Obbligo di mascherine anche all’aperto, di nuovo, divieto di assembramento, ma non ci sarà, per ora, come si era paventato, la chiusura anticipata dei locali, alle 23 per i ristoranti, o alle 18 per i bar. Per 30 giorni il governo vuole testare una mini stretta sugli assembramenti, senza toccare le attività produttive già stremate dal primo lungo lockdown. Restano chiuse le discoteche e permangono i numeri ridotti per cinema e teatri per garantire il distanziamento sociale. In serata di martedì è attesa la firma della proroga dello stato d’emergenza al 31 gennaio 2021 e del nuovo dpcm.