di Gigi Cabrino – È diventata una vera emergenza sociale la situazione delle carceri italiane, sovraffollamento e violenze non permettono di realizzare un autentico reinserimento sociale dei detenuti alla fine della pena come prevede la costituzione .Una soluzione può venire dall’ agricoltura.È stato presentato al Meeting di Rimini “Ripartiamo dalla Nostra Terra”, l’iniziativa di Agricoltura Sociale che prevede l’attivazione di 6 tirocini formativi e lavorativi in ambito agricolo; l’evento di presentazione si è aperto con i saluti del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha sottolineato l’importanza di questo genere di percorsi per creare un impatto positivo nelle comunitàAgricoltura come sinonimo di riscatto e reinserimento sociale: è questa la filosofia che ha guidato Confagricoltura, JTI Italia e Caritas nella realizzazione del progetto “Ripartiamo dalla Nostra Terra.
L’Agricoltura Sociale”, presentato alla 45esima edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini.All’interno del progetto, quindici persone, detenute ed ex detenute, partecipano attivamente a tutte le fasi della gestione di un’azienda agricola autosufficiente, presso il complesso residenziale ‘Casale del Melagrano’ di Castrolibero, in provincia di Cosenza, per reinserirsi nella vita sociale, lavorando. I destinatari dell’iniziativa si occupano di tutte le attività dell’azienda, dalla coltivazione di frutta e verdura all’allevamento di animali; per poi dedicarsi alla lavorazione e al confezionamento dei prodotti agroalimentari e, infine, alla loro commercializzazione.
L’intero processo è agevolato dall’aiuto di un’equipe multidisciplinare – composta da psicologi, educatori, esperti del settore agricolo e volontari – e prevede l’attivazione di 6 tirocini formativi e lavorativi, in collaborazione con Agenzia per il Lavoro AG-Formazione.