Regionali – VIDEO Scanzi a Otto e mezzo spiega il suicidio di 5Stelle e centrosinistra in Puglia e Toscana

17 Settembre 2020
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Regionali

“I casi di Puglia e Toscana sono totalmente diversi. Due suicidi, firmati però da forze diverse.In Puglia il suicidio è tutto 5 Stelle, che si è affidato al talebanismo degli ortodossi. Il movimento non è riuscito a convincere questa Laricchia a fare un passo indietro, e adesso per colpa di questa Laricchia rischia di cadere il governo. E la Puglia rischia di andare a uno come Fitto. Siamo alla follia. Ed è folle pure che uno come Di Battista vada a dare la sua benedizione domani nel comizio conclusivo a Bari.Se si è 5 Stelle è sacrosanto votare la lista, ma votare la persona Laricchia come governatrice significa buttare via il voto. Anzi, peggio: significa votare Fitto. Dire che Fitto ed Emiliano sono uguali è una forma insopportabile di qualunquismo. Laricchia e Scalfarotto sono i più grandi portatori di voti di Fitto. Complimenti! L’unica strada, lì, è il voto disgiunto.In Toscana il discorso è totalmente diverso. Lì la colpa è tutta del Pd. Hanno avuto paura di Renzi, si sono convinti che Renzi – dopo tutti i danni che ha fatto su scala nazionale e pure regionale – portasse chissà quali voti. E gli hanno fatto scegliere il candidato. Un candidato debolissimo, oltremodo indigesto per i 5 Stelle, che proprio non ce la fanno a votarlo. E intanto i sondaggi dicono che Renzi, anche in Toscana, vale pochissimo. Ecco perché persino una come la Ceccardi può vincere. E il fatto stesso che abbia anche solo chance di vittoria (in Toscana!) è in sé una sconfitta delle forze ora al governo.Non è tanto la destra che vince: sono il centrosinistra e i 5 Stelle che, in quelle due regioni lì, si stanno suicidando”.(Ieri a Otto e mezzo)

Pubblicato da Andrea Scanzi su Giovedì 17 settembre 2020

Con estrema lucidità Andrea Scanzi intervistato da Lilli Gruber su La7 l’altra sera ha illustrato il quadro politico alla vigilia del voto regionale del 20 e 21 settembre. Lui stesso fa sintesi della sua analisi sulla pagina facebook e che qui riportiamo integralmente. Il cuore del ragionamento ruota attorno al “piatto” più importante, Puglia e Toscana. Non si tratta solo di valenza “simbolica” ma di un pregiato e pericoloso risiko. Con tutte le conseguenze sull’identità del centrosinistra, sul futuro di due opposti schieramenti, sulle dighe che terranno o crolleranno.

Fotografa perfettamente la realtà e il rischio che le divisioni nel centrosinistra e le corse solitarie dei pentastellati vadano solo a compattare il fronte delle truppe sovraniste di Salvini e spianare la strada alla destra in ugual misura in Puglia. Più di tutti, un regalo all’aspirante uomo che chiese pieni poteri brindando mojito e un gran casino, detto chiaro e tondo, per chi governa “unito” a Roma e diviso e contrapposto sul territorio mentre l’avversario marcia compatto. Cose mai viste prima. Come essere sposati ma non dormire nello stesso letto. O cambiarsi le chiavi di casa tanto per marcare una differenza e il territorio. Come i cagnolini.

“I casi di Puglia e Toscana sono totalmente diversi. Due suicidi, firmati però da forze diverse.

In Puglia il suicidio è tutto 5 Stelle, che si è affidato al talebanismo degli ortodossi. Il movimento non è riuscito a convincere questa Laricchia a fare un passo indietro, e adesso per colpa di questa Laricchia rischia di cadere il governo. E la Puglia rischia di andare a uno come Fitto. Siamo alla follia. Ed è folle pure che uno come Di Battista vada a dare la sua benedizione domani nel comizio conclusivo a Bari.

Se si è 5 Stelle è sacrosanto votare la lista, ma votare la persona Laricchia come governatrice significa buttare via il voto. Anzi, peggio: significa votare Fitto. Dire che Fitto ed Emiliano sono uguali è una forma insopportabile di qualunquismo. Laricchia e Scalfarotto sono i più grandi portatori di voti di Fitto. Complimenti!
L’unica strada, lì, è il voto disgiunto.

In Toscana il discorso è totalmente diverso. Lì la colpa è tutta del Pd. Hanno avuto paura di Renzi, si sono convinti che Renzi – dopo tutti i danni che ha fatto su scala nazionale e pure regionale – portasse chissà quali voti. E gli hanno fatto scegliere il candidato. Un candidato debolissimo, oltremodo indigesto per i 5 Stelle, che proprio non ce la fanno a votarlo. E intanto i sondaggi dicono che Renzi, anche in Toscana, vale pochissimo. Ecco perché persino una come la Ceccardi può vincere. E il fatto stesso che abbia anche solo chance di vittoria (in Toscana!) è in sé una sconfitta delle forze ora al governo.

Non è tanto la destra che vince: sono il centrosinistra e i 5 Stelle che, in quelle due regioni lì, si stanno suicidando”.

(Ieri a Otto e mezzo)

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