Prezzo del gas alle stelle, nuovo stop a Nord Stream

22 Agosto 2022
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Ad una settimana dal nuovo stop per manutenzione del gasdotto Nord Stream, il prezzo del gas si impenna oltre 290 euro al MWh, sfiorando quota 300, raggiunta a fine febbraio in concomitanza con l’avvio dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. E’ proprio il conflitto tra Mosca e Kiev, in corso ormai da 6 mesi, a condizionare il mercato dell’energia, innescando una corsa al rialzo dei prezzi, alla base della crescita dell’inflazione in tutta Europa. Venerdi’ scorso il colosso Gazprom ha annunciato che dal 31 agosto al 2 settembre l’impianto che trasporta gas naturale dalla Russia all’Europa si fermera’ per manutenzione ad un compressore. Il gasdotto da settimane lavora gia’ al 20% della sua possibilita’, tra lavori ad una turbina – riparata in Canada, riportata in Germania ma non ancora rispedita al mittenre – e riduzione del flusso figlia delle tensioni geopolitiche. Cosi’ dietro l’annuncio del nuovo stop, che come in passato potrebbe protrarsi rispetto ai tre giorni ipotizzati inizialmente, molti analisi intravedono l’ombra lunga del conflitto in corso. Oggi al Ttf di Amsterdam, il mercato di riferimento per l’Europa, i contratti sul gas hanno aperto in forte rialzo a 266 euro per MWh, balzando in poco tempo fino a 294. Una quota che potrebbe polverizzare la chiusura record segnata venersi’ scorso a 244,5 euro al MWh.

 Gazprom ha affermato che dopo i lavori riprendera’ a fornire fino a 33 milioni di metri cubi di gas al giorno in Europa, circa il 20% della capacita’ del Nord Stream 1, piu’ o meno la stessa quantita’ che ha fornito attraverso il gasdotto alla Germania nelle ultime settimane. Il gigante russo del gas ha tagliato per la prima volta la capacita’ sulla linea a giugno. Da allora i prezzi del gas in Europa sono piu’ che raddoppiati. Il Nord Stream puo’ inviare fino a 167 milioni di metri cubi al giorno ma negli ultimi mesi le forniture sono state ridotte come risposta alle sanzioni Ue. Da parte sua Gazprom ha affermato di non essere in grado di fornire gas a volumi regolari a causa dei ritardi nella riparazione e nella restituzione delle turbine prodotte dalla tedesca Siemens Energy. I governi e le compagnie energetiche dell’Unione europea, invece, sostengono che non sussistano problemi tecnici che impediscono a Gazprom di fornire piu’ gas e che la Russia sta deliberatamente limitando i flussi per motivi politici. La sintesi e’ che la prospettiva di un nuovo stop spaventa il mercato e fa salire alle stelle il prezzo del gas. E le quotazioni sono ancora maggiori se si guardano i contratti in scadenza nel medio periodo, indice del fatto che gli analisti si aspettano che la corsa del prezzo del gas continui ancora per qualche mese. Il picco dei prezzi si registra nel contratto in scadenza a gennaio 2023, scambiato a 293 euro al Mwh. Solo dopo quella data il prezzo iniziera’ a ripiegare, ma molto lentamente, visto che anche quello relativo all’inverno 2023 viene quotato a 259 euro, quindi a valori comunque ancora molto sostenuti.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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