Mentre non è ancora “pace” tra Italia e Francia nella politica degli sbarchi e della condivisione del fenomeno migratorio, la Ocean Viking della ong Sos Mediterranee, è arrivata al porto di Tolone con 230 migranti, 57 dei quali bambini.
Non si tratta di un evento particolarmente gradito perché Parigi fa subito sapere che si tratta di una autorizzazione a sbarcare “a titolo eccezionale” in virtù di un “dovere umanitario”, come ha spiegato il ministro degli Interni, Gerald Darmanin.
I 230 migranti però “non potranno uscire dal centro amministrativo in cui saranno sistemati e non saranno tecnicamente su suolo francese”. Chi non riceverà l’asilo sarà allontanato direttamente dalla zona di attesa in direzione del suo Paese di origine.
Un terzo dei passeggeri con diritto di asilo potranno rimanere in Francia, gli altri saranno distribuiti in nove Paesi europei, fra cui la Germania, che si è impegnata all’accoglienza di 80 persone, il Lussemburgo, la Bulgaria, la Romania, la Croazia, la Lituania, Malta, il Portogallo e l’Irlanda.