“Il Senato si è adeguato alla normativa generale sull’obbligo del green pass. Da venerdì 15 ottobre scatta l’obbligo di esibire la certificazione verde Covid-19, rilasciata in conformità alle disposizioni vigenti, per accedere alle sedi del Senato. Per i senatori che dovessero violare l’obbligo della certificazione sono previste sanzioni, tra cui la sospensione fino a 10 giorni, con il relativo taglio della diaria, che verrà disposta dal Consiglio di presidenza. La verifica della certificazione verrà effettuata mediante l’utilizzo della App Verifica C19 con l’impiego di dispositivi digitali di proprietà del Senato della Repubblica”. E’ quanto si legge in una nota congiunta dei senatori questori Antonio De Poli, Laura Bottici e Paolo Arrigoni.
Anche nei casi in cui l’accesso di un deputato alla Camera avvenga in assenza di green pass, gli assistenti parlamentari dovranno informare “tempestivamente” i deputati questori e il consigliere capo dell’ufficio affari generali, “ai fini dell’istruttoria per l’irrogazione da parte dell’Ufficio di presidenza delle sanzioni disciplinari” previste dall’articolo 60 del regolamento della Camera. Lo si legge nella delibera sulla certificazione verde del Collegio dei questori della Camera, di cui Public Policy ha preso visione. Inoltre gli assistenti parlamentari dovranno segnalare la violazione al consigliere capo di servizio per la sicurezza, che “provvederà a sua volta a informare i servizi e gli uffici responsabili dell’attività di segreteria degli organi della Camera”, affinché, nelle more dell’istruttoria i “presidenti degli organi medesimi” possano assumere le “determinazioni di competenza in ordine alla riconducibilità di tale comportamento”, con riferimento agli articoli 59 e 60 del regolamento di Montecitorio. La delibera specifica poi che nei casi in cui la violazione riguardi un senatore, il collegio dei questori informerà “tempestivamente” gli omologhi di Palazzo Madama, per le “determinazioni di competenza” previste al Senato.