Non è un fake – Per la Lega è più grave la fuga notizie Inps che la richiesta del bonus: una “leggerezza morale”

14 Agosto 2020
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 di Benedetta Baiocchi – La notizia è vera, non è un fake. Il pensiero della Lega Salvini Premier è questo. E’ stato peggio che dall’Inps sia uscita la notizia della richiesta e dell’incasso del bonus da parte di chi economicamente non ne aveva bisogno piuttosto che la richiesta stessa dell’aiuto di Stato, a fronte di indennità e mensili sopra i 10mila euro. Chiedere i 600 euro è stata solo una “leggerezza morale”. Vediamo la nota.

“E’ gravissimo che Tridico non sia in grado di garantire la sicurezza dei dati Inps. Premessa la leggerezza morale dei singoli nell’aver chiesto e ottenuto il bonus che comunque, ricordiamo, non ha vincoli di reddito, è molto più preoccupante il fatto che l’Inps abbia permesso l’ennesima fuga di notizie di dati personali. Lo stesso Tridico in audizione conferma che non è stato l’Istituto a far uscire la notizia. Dopo le clamorose falle riscontrate durante il click day in cui i dati sensibili di migliaia di persone sono stati alla merce’ di tutti, oggi Tridico ha ammesso di nuovo che esterni hanno avuto accesso ai dati di tutti noi. Un fatto gravissimo che non può passare sotto silenzio. Tridico è il responsabile dell’istituto e come tale è giusto che si assuma le proprie responsabilità. Si dimetta”. Così in una nota i deputati della Lega della Commissione lavoro. 

Una domanda ai deputati della Commissione Lavoro: ma se non ci fosse stata una “fuga di notizie”, tutto sarebbe passato in silenzio? La statura morale dei politici che hanno avuto il bonus avrebbe osato far sapere di averlo incassato? O tutti zitti?

I cittadini, senza la “falla” nel sistema, non avrebbero potuto apprezzare la “leggerezza morale” di chi a “propria insaputa” ha avuto il bonus e poi magari donato in beneficienza perché appunto non ne aveva bisogno. Soldi nostri che dovevano andare a chi era in difficoltà ma a discrezione della “leggera morale” sono finiti altrove.

Ma come, non ha diritto il cittadino di sapere che uso fa il parlamentare, il consigliere regionale, il sindaco, delle risorse pubbliche? E’ grave, mentre chiudono imprese e la cassa integrazione si fa attendere mesi, venire a conoscenza di comportamenti a dir poco da disprezzare, da cui sentirsi spazi siderali distanti, anche se leciti per legge?

Per fortuna il muro del silenzio si è rotto. I leghisti sono stati chi sospesi chi tolti dalle liste elettorali. Ma a questo punto ritenere un peccato veniale non distinguere il senso delle istituzioni dal prendere tutto quello che c’è apparecchiato sul tavolo, è ancora peggio. E’ devastante.

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