Tensioni sul confine tra Kosovo e Serbia dopo che Pristina ha inviato forze di polizia per applicare la legge sul divieto di circolazione per le auto con targhe serbe in ingresso nel Paese. Per anni un provvedimento simile è stato attuato in Serbia: la polizia non riconosceva le targhe registrate in Kosovo sulle auto in ingresso, visto che Belgrado non ha riconosciuto l’indipendenza dell’ex provincia e ritiene i confini puramente ‘amministrativi’. Le autorità del Kosovo hanno risposto con la ‘reciprocità’, inponendo a loro volta targhe provvisorie riconosciute localmente, e ciò ha scatenato proteste al confine.
Il primo ministro del Kosovo Albin Kurti ha detto che la Serbia ha introdotto per prima le targhe temporanee, aggiungendo che la mossa non limita la libertà di movimento e non va contro i serbi. “Non abbiamo chiesto le targhe temporanee, ma ci sono state imposte dall’altra parte”, ha detto Kurti, “finché i nostri cittadini dovranno pagare per le targhe quando entrano in Serbia, verranno usate” le stesse misure” anche per l’ingresso in Kosovo”.