Lo zar spara anche a Natale. L’uomo per il quale qualche illuminato e ben consigliato statista italiano avrebbe volentieri scambiato per averlo in Italia qualche presidente della Repubblica e che viene ancora citato da un altro leader per i doni che ancora riceve, non ferma il conflitto neppure sotto le feste. Sarà contenta la chiesa ortodossa che vede questa guerra come una pulizia che arriva dall’alto.
La guerra dunque prosegue. Lo riporta l’Ukrainska Pravda, la notizia rimbalza sul Guardian e l’Ansa. “Le sirene stanno suonando a Kiev e in altre regioni ucraine”. L’amministrazione comunale della capitale ucraina ha esortato le persone a recarsi nei rifugi dopo l’annuncio dell’allerta aerea. Anche il sindaco di Mykolaiv, nel sud del paese, ha avvertito dell’allarme aereo.
Ma non è solo ora che suonano le sirene.
“Le forze ucraine hanno respinto nella giornata di ieri diversi attacchi russi in varie località dell’oblast di Kharkiv, in quello del Lugansk e nella regione del Donetsk”,. riporta il Kyiv Independent, ricorda ancora Ansa.
Lo stato maggiore delle forze armate ucraine afferma che l’esercito russo ha lanciato cinque missili oltre 90 attacchi contro l’Ucraina, causando vittime civili e colpendo le infrastrutture. E sempre alla vigilia di Natale in un altro attacco russo al centro della città di Kherson sono morti almeno dieci civili e ne sono rimasti feriti altri 55, diciotto dei quali sono in gravi condizioni, secondo il governatore dell’Oblast di Kherson, Yaroslav Yanushevych. Le forze ucraine hanno colpito quattro zone di comando russe, un sistema missilistico antiaereo S-300 e altri tre siti strategici.
Zelensky replica. “Le truppe russe hanno ferito sette civili nella regione del Donetsk”. Lo ha annunciato oggi il capo dell’amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko, riferisce Ukrinform. “Il 24 dicembre, i russi hanno ferito sette civili nella regione del Donetsk: cinque a Bakhmut, uno a Maksymilianivka e un altro a Predtechyne”, ha precisato Kyrylenko, osservando che al momento è impossibile stabilire il numero esatto di vittime a Mariupol e Volnovakha.