Ieri il governatore lombardo Attilio Fontana aveva dichiarato di essere pronto a riaprire gli stadi al grande pubblico. Oggi una replica indiretta arriva da Agostino Miozzo, coordinatore del Comitato tecnico scientifico in una intervista a il Messaggero. “Nulla contro lo sport – dice -, ma la scuola viene prima. Ripeto: gli eventi sportivi con il pubblico negli stadi non sono una priorità”, ha spiegato Miozzo che garantisce che con l’attuale andamento dell’epidemia gli istituti scolastici potranno riaprire. Se invece i contagi aumenteranno occorrerà fare delle valutazioni diverse. “Con l’andamento attuale dell’epidemia sì. Se invece dovesse esserci un incremento dei casi più accentuato, dovremmo fare delle valutazioni qualche giorno prima, attorno al 10 o l’11 settembre. Magari potrà essere necessario essere prudenti nelle aree in cui dovesse esserci un’impennata di casi. Ma oggi la riapertura delle scuole è sostenibile”.
Sulla misurazione della temperatura a casa, raccomandata dal Cts: “Bisogna evitare che lo studente esca di casa con la febbre. Anche perché utilizzando un normale termoscanner, non uno di ultima generazione che costa molti soldi, in media si impiegano 5 secondi per misurare la temperature di ogni ragazzo che entra a scuola: in un istituto con mille iscritti, si impiegherebbero 83 minuti, con code e assembramenti”, ha aggiunto Miozzo.
(red)
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