Tanto per cambiare. I dati confermano il fallimento del progetto del reddito di cittadinanza. I dati sono questi. Si parla di 15 milioni di euro rintracciati in un anno e mezzo di indagini, 4.307 individuate come indebiti percettori e 1.556 i denunciati dal 6 giugno 2021 a oggi. Come riporta Agi, da aprile a ottobre 2022, una cospicua parte di questi soldi sono finiti nelle tasche di 662 persone che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza nel periodo che va da aprile a ottobre 2022. Per 287 di loro si ipotizza anche la truffa. Il bilancio è dei carabinieri del Comando provinciale di Napoli.
Altri dati, ancora. Da giugno 2021 al 6 ottobre 2022, in 553 giorni, 26.488,69 euro ogni 24 ore sono stati erogati chi non ne aveva diritto, 1.103,69 euro l’ora.
“Nella terza tornata di controlli, la somma da recuperare è di 2.962.551,06 euro a Napoli con la sua intera provincia, isole comprese. E ancora una volta si è proceduto analizzando il territorio in tre macro-aree: Napoli (con Pozzuoli, Monteruscello, Quarto, Monte di Procida, Bacoli, Ischia, Procida, ndr), comuni della provincia a Nord (area giuglianese compreso litorale, Castello di Cisterna e area a nord del Vesuvio, area maranese, Casoria e comuni limitrofi e area nolana) e sud (vesuviano lungo la costa, area di Torre Annunziata, Torre del Greco, Volla, Ercolano, Cercola, penisola sorrentina, Castellammare di Stabia e Capri)”.
A Napoli, i carabinieri hanno rilevato il picco di irregolarità tra le municipalità 3, 4 e 6 (quartieri Stella, San Carlo Arena, San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale, Barra, San Giovanni a Teduccio e Ponticelli). I conti parlano di 731.973,68 euro intascati senza titolo: il 24.71% del dato provinciale riassunto in 9 quartieri. E oltre la metà (66,7%) dei numeri napoletani che parla di complessivi 1.097.391,52 euro sottratti alle casse statali.
A nord di Napoli, 1.461.878,27 euro è l’incasso indebito. A guadagnare il posto più alto del podio, Acerra, con 707.787,49 euro di benefici illeciti, e poi c’è Pomigliano con un buco di 316.336,30 euro.
Poi arriva Giugliano in Campania (96.828,19 euro) e Arzano, con 55mila euro.
Tra le persone che hanno beneficiato di denaro senza imperlarsi la fronte di sudore una donna del ’64, di Cercola, recentemente raggiunta da un ordine di carcerazione. La donna è stata tradotta al carcere di Santa Maria Capua Vetere e sconterà 3 anni, 7 mesi e 16 giorni di reclusione per usura, rapina ed estorsione, reati aggravati dal metodo mafioso.
Estorsione il reato ipotizzato anche per 2 persone destinatarie di un’ordinanza di custodia cautelare per corruzione elettorale in concorso. Nella prima parte dell’inchiesta, tra giugno e novembre 2021, 5.127.765,71 euro erano nelle mani di 2.441 persone alle quali è stato revocato il beneficio su tutto il territorio della provincia partenopea, 716 denunciate per truffa ai danni dello Stato.
Nella seconda, tra novembre 2021 e aprile 2022, 6.557.931,86 di euro andati a 1.204 percettori illeciti e 651 posizioni irregolari, 553 le persone denunciate per truffa ai danni dello Stato.