Due fratelli di 14 anni sono stati sottoposti alla somministrazione del vaccino anti-Covid con il solo assenso del padre, a seguito della decisione del tribunale di Parma, che ha ritenuto le posizioni della madre, contraria ai vaccini, “poggiata su concezioni personali suffragate da teorie diffuse da pochi soggetti al di fuori della comunità scientifica”. A confermarlo, a LaPresse, è l’avvocato Mario Tangari, legale dell’uomo, che ha chiarito la dinamica della vicenda: “Il marito, mio cliente, molto ligio al rispetto delle regole e attento a tutti gli aspetti sanitari si è vaccinato subito e avrebbe voluto fare lo stesso con i suoi figli, da quando è diventato possibile. La moglie non ha dato il suo consenso e non si è convinta nemmeno dopo le insistenze del marito, che le avrebbe comunicato la volontà di interpellarmi. Abbiamo, quindi, fatto ricorso e c’è stato questo provvedimento, nei giorni scorsi. Il tribunale ha concesso al padre di firmare da solo l’autorizzazione per il vaccino dei 14enni”. In base a quanto riportato dalla legale, i ragazzi avrebbero espresso il desiderio di sottoporsi all’inoculazione anti-Covid, anche in virtù di tutte le privazioni vissute finora. “Nella sentenza è stato evidenziato che la posizione espressa dalla madre non considera il parere dell’Ema e dell’Aifa, che hanno approvato i vaccini, dimostrando efficacia e sicurezza – ha aggiunto Tangari -. Sono poi state richiamate anche le esortazioni del Consiglio superiore di Sanità e del coordinatore del Comitato tecnico-scientifico e i vari provvedimenti che ci sono stati. La posizione della donna non ha dati scientifici”.
Madre no vax, padre per vaccino, Tribunale dice sì alla dose per i figli
Ultime notizie su Cronaca
Un tempo ci si poteva curare. Oggi si deve rinunciare. Ugl sul piede di guerra
La rinuncia alle cure è una bomba sociale che sta deflagrando in tutta la sua drammatica potenza. L’undicesimo Rapporto sul Benessere Equo e Sostenibile redatto dall’Istat certifica che nel 2023 sono stati
Avellino sotto choc, ai domiciliari il sindaco che si era dimesso
Ora è agli arresti domiciliari. Gianluca Festa, 50 anni, sindaco di Avellino dal giugno del 2019, si era dimesso il 25 marzo quando la procura di Avellino gli aveva perquisito casa e ufficio. E proprio nel
Caso Sammartini – Lega furiosa su magistratura: grave intempestività dei provvedimenti sotto elezioni
“Ferma restando la fiducia incondizionata nell’operato dei magistrati, non posso non registrare una grave intempestività dei provvedimenti che sono correlati a presunti fatti ipotizzati da indagini condotte tra il 2018 e il
Terremoto giudiziario siciliano – La Lega sul vicegovernatore sospeso dalla Procura: Dimostrerà estraneità alle accuse
“Siamo e rimaniamo garantisti e siamo certi che il collega Luca Sammartino, di cui conoscere il senso delle Istituzioni e la sua abnegazione nel servire la Sicilia, dimostrerà la sua estraneità ai
ISTAT RAPPORTO BES, SANITA’ IN CRISI TRA CARENZA PERSONALE E SFIDUCIA. AL SUD MIGRAZIONE ININTERROTTA PER LE CURE
Carenza di personale, cittadini sfiduciati, emigrazione ospedaliera. Il sistema sanitario italiano in crisi. Stando a quanto rileva l’undicesima edizione del Rapporto sul Benessere equo e sostenibile (Bes) di Istat, dopo l’esperienza della