Ma davvero scatta la “trattenuta Brunetta” per docenti a casa con effetti collaterali da vaccino?

11 Marzo 2021
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di Cassandra – Sembra una bufala. Un errore di trascrizione, una svista del mezzamanichetta burocratico che ha passato il provvedimento. La notizia la spara il Fatto quotidiano che, senza andare per il sottile, lancia l’anatema contro la regola che vedrebbe scattare la “trattenuta Brunetta”, meno soldi nella busta paga dei dipendenti pubblici, docenti in testa, se si sta a casa per gli effetti collaterali da vaccino.
“Permessi e ferie per recarsi all’appuntamento per vaccinarsi contro il Covid e stipendio tagliato se si sta a casa per gli effetti collaterali come la febbre alta. La presidente della commissione Cultura della Camera, Vittoria Casa (5Stelle), chiede chiarimenti al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi”, scrive Alex Corlazzoli su Il Fatto Quotidiano.

Ecco i fatti. “A denunciare la situazione è l’onorevole Vittoria Casa (5Stelle), presidente della commissione Cultura della Camera, che in questi giorni ha presentato un’interrogazione per sollecitare l’introduzione di un permesso ad hoc per il vaccino e per disciplinare i giorni di assenza dovuti alle eventuali conseguenze senza intaccare la retribuzione. “Purtroppo sul tema riguardante i permessi e i vaccini del personale scolastico – spiega Casa – le norme sono chiare ma vanno in palese contraddizione con la situazione di fatto. Siamo tutti d’accordo sul fatto che la campagna vaccinale sia la priorità delle priorità, che il nostro ritorno a una vita piena dipenda esclusivamente dalla sua riuscita. Visto il carattere volontario della vaccinazione, occorre fare tutti uno sforzo per eliminare qualsiasi ostacolo si intrometta con l’obiettivo fondamentale della salute pubblica. Mi chiedo come si possa penalizzare un dipendente pubblico che ha fatto semplicemente il suo dovere civico”.

E adesso si attendono chiarimenti.

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