L’appello di 125 scienziati: bisogna infettare volontari sani per accelerare sul vaccino

16 Luglio 2020
Lettura 1 min

di Riccardo Rocchesso – E’ questa la strada da percorrere secondo 125 scienziati tra cui 15 premi nobel, che mettono da parte l’etica per velocizzare un processo che sembra “irreversibile” da parte di molti governi, allineati sull’importanza del vaccino come unica “arma” contro il Covid-19.

In una lettera inviata al responsabile dell’istituto nazionale della sanità americana, Francis Collins, gli scienziati pro-vax avrebbero scritto quanto sia opportuno esporre al nuovo coronavirus un gruppo di persone, sane, che abbiano ricevuto il vaccino in forma sperimentale.

Tralasciando i dubbi dal punto di vista morale nella ricerca di questi fortunati benefattori volontari, il direttore del programma vaccinale Covid-19 di Oxford, come riferise la BBC Online si vede favorevole verso questa strada per fare in modo che entro fine anno sia già pronto il primo.

Insomma, l’unica “strada percorribile” è quella che si sta delineando.
Come si stanno già facendo proposte sul come “obbligare” la popolazione all’osservanza del trattamento sanitario obbligatorio governativo.
Tra le varie ipotesi, chi si rifiuterà rischia un ricovero psichiatrico e potrà perdere la potestà di figli o di anziani a carico, che verranno “tutelati” in appositi centri realizzati ad hoc.

Bill Gates ha dichiarato recentemente che ci potrebbero essere 600.000 decessi a causa del vaccino, ma che è un danno “sostenibile” per tutto il mondo.

E’ evidente quanti interessi ci siano in gioco in questa operazione su scala mondiale, come è evidente che l’etica non venga forse più considerata da chi è pagato per tutelare la salute dei cittadini.

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