Sono previsti per domani in tarda mattinata gli interrogatori degli indagati raggiunti, lo scorso 28 dicembre, da cinque misure cautelari agli arresti domiciliari e due misure interdittive, della durata di 12 mesi, nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma su alcune commesse nell’Anas. Il 3 gennaio a presentarsi davanti al gip di Roma ci sara’, tra gli altri, anche Tommaso Verdini, figlio dell’ex parlamentare Denis, anch’egli finito nel registro degli indagati in un procedimento in cui si ipotizzano i reati di corruzione, traffico di influenza illecite e turbativa d’asta.
Non e’ escluso che gli indagati, al primo confronto con i magistrati, possano decidere di avvalersi della facolta’ di non rispondere o limitarsi a dichiarazioni spontanee. Nelle 82 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare recante le misure restrittive il gip aveva sottolineato – riferendosi agli imprenditori coinvolti – che “la documentazione acquisita in Anas e le intercettazioni telefoniche hanno dimostrato come hanno avuto affidamenti per milioni di euro” proprio da quando era iniziata il loro rapporto con la societa’ di lobbying Inver dei Verdini nonche’ del loro socio, Fabio Pileri.
Alcuni difensori hanno, pero’, già annunciato il ricorso al tribunale del Riesame per impugnare la misura cautelare, mentre il difensore dell’imprenditore Angelo Ciccotto, l’avvocato Mario Antinucci, starebbe valutando anche l’ipotesi di un’azione dinanzi alla Corte Europea dei diritti dell’uomo.