Il Veneto, senza autonomia, ha perso 37 posizioni tra le regioni Ue per Pil pro capite

27 Dicembre 2021
Lettura 3 min

di Marco Busato* – I Veneti hanno votato in massa per l’autonomia fiscale più di millecinquecento giorni fa perché non siamo proprio cosi polentoni come il mainstream italiano ama dipingerci da sempre. Peccato che nessun partito abbia dato risposte al loro grido di dolore.

Il motivo è ovvio, i capi delle loro segreterie Veneti non sono. Qualche giorno fa è stato pubblicato un grafico sul Sole 24 ore dove si evince chiaramente che il Veneto ha perso 37 posizioni tra le regioni UE per Pil pro capite.  La stessa Italia ottiene un risultato drammatico raffrontato con quello di 20 anni fa,  quando il reddito medio italiano pro capite a parità di potere d’acquisto era superiore del 25 per cento rispetto alla media dell’ Unione Europea: una flessione di 30 punti in meno di 20 anni. I nostri stipendi medi fermi da anni  sono i più bassi d’Europa e le sacche di povertà sempre più evidenti a causa dei costi fissi che stanno schizzando alle stelle per le famiglie le quali si trovano ormai un’ inflazione reale oltre il 10% che deteriora ulteriormente il potere d’acquisto dei loro salari. Cosa sta succedendo??

Dal 2000 al 2020 è esploso il debito pubblico italiano e ogni anno dobbiamo pagare una montagna di interessi. Purtroppo questo Stato è arrivato ad un punto di non ritorno e per far quadrare i conti in questi anni si sono tagliati ospedali, medici, infermieri,  la spesa pubblica, le pensioni i servizi e i trasferimenti verso i Comuni che ormai non hanno nemmeno più i soldi per tappare i buchi che si formano nelle strade. Risultato? Il debito cresce e crescerà  ancora. E’ una scelta politica quella di far pagare la cattiva gestione della cosa pubblica  ormai fuori controllo a chi produce beni in questo Paese e sempre di più alle piccole e medie imprese e ai possessori di partita iva che ogni giorno stanno perdendo competitività nel mercato globale e erodendo i margini di guadagno a causa della tassazione più alta al mondo.

Draghi salvatore della patria? Sicuramente è un buon economista, capace e preparato ma il suo ruolo è solo quello di fare da garante perché l’Italia paghi regolarmente il debito con la BCE e le banche che sono i maggiori detentori degli ormai titoli spazzatura dello Stato italiano. E’ evidente che la politica italiana è autoreferenziale,  incapace da 30 anni di esprimere una classe politica  davvero credibile e che non miri al voto clientelare. Sono sempre pronti però  a chiamare in loro soccorso un buon tecnico quando bisogna spremere i cittadini.  Il declino socioeconomico di questo Paese sarà lento ( anche se una nuova congiuntura socioeconomica negativa dovuta al Covid  ha velocizzato in parte questo andamento)  e inesorabile.

Da tutti i dati e gli studi che ci vengono quotidianamente presentati  l’Italia è già tecnicamente fallita e commissariata dall’Europa. Soluzioni? Ci sono. Il Veneto deve acquisire la propria e completa indipendenza economica e politica da mafiacapitale e seguire l’esempio del Regno Unito. I primi 10 Stati al mondo per reddito procapite sono della dimensione del Veneto o più piccoli. Svizzera, Singapore, Norvegia, Danimarca, Svezia, Australia ecc. I confini geografici sono un concetto superato da tempo. Gli Stati non sono più definiti dai loro confini ma dai legami finanziari, commerciali ed energetici che tutti i giorni in un mondo interconnesso li attraversano. Il Veneto senza la zavorra Italia sarebbe ai primi posti.  La cosa che  ancora oggi  conta davvero per la sopravvivenza è l’economia reale. Significa saper fare prodotti e venderli ovunque nel mondo e noi Veneti grazie alla nostra creatività e voglia di lavorare in questo eccelliamo da sempre. I Veneti sono stati la Repubblica più longeva della storia (1100 anni) perché hanno sempre  saputo anticipare i mutamenti epocali che ogni tanto investono il mondo.  La tecnocrazia Europea ci sta affossando al pari dei burocrati incancreniti  romani di questa repubblica delle banane. Non c’è più tempo da perdere.

Il Partito dei Veneti è l’unica piattaforma connessa con tutti gli altri movimenti territoriali europei che stanno lavorando per porre termine a questa strada che di sicuro ci sta portando dritti in un baratro. Siamo ancora in tempo.

Facciamo crescere il Partito dei Veneti l’unico antivirus in grado di portare serenità e la giusta ricerca della felicità delle nostre famiglie. WSM.

*Marco Busato (Vicesegretario Partito dei Veneti)

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